Presentazione del Libro inedito, in esclusiva nazionale per l'Italia, di Stéphane Hessel, con l'introduzione di Mario Agostinelli, Alfonso Navarra, Antonio Pizzinato, Fabrizio Cracolici e Laura Tussi
L’Arena è un luogo di incontro, cantiere aperto di confronto e ricerca di tutti coloro che operano per la pace, il disarmo e la nonviolenza.
In aprile la convocazione di una nuova bella celebrazione laica del pacifismo.
Signore, insegnaci a lottare! Si è svolto a Campobasso, nei giorni precedenti la marcia della pace, un convegno per riscoprire la bellezza e l’importanza della fraternità.
Il progetto Muos avanza, nel silenzio dei mass media e di fronte a un Paese inconsapevole dei suoi rischi e dei suoi obiettivi. Ecco cosa vuol dire sovranità limitata.
Le armi leggere sono vere e proprie armi di distruzione di massa e non possono essere considerate come altri beni di consumo immessi nel mercato globale. Considerazioni a margine della mostra d’armi Exa e della scelta inopportuna di farvi accedere scolaresche.
Il Coordinamento Sud di Pax Christi ha avviato una ricerca sulla militarizzazione nel meridione d’Italia.
Un viaggio in alcuni siti militari. Partiamo dalla Sicilia.
Si è concluso in settembre il Festival No Dal Molin.
E il movimento contro le servitù militari si allarga.
E chiede che i territori siano restituiti interamente alla gente senza alcun vincolo.
Nuove, perfettamente automatiche, in grado di raggiungere senza margine di errore obiettivi precisi: ecco i killer robot. Nuove armi. Nuovi droni. Dove arriveremo?
Tutto nasce dalla straordinaria storia dell'albero di kaki di Nagasaki. Sopravvissuto miracolosamente al bombardamento atomico del 9 agosto 1945, questo albero è diventato, nel mondo, un simbolo vivente di resilienza, memoria e speranza.
Nel 1973 compì un gesto coraggioso e pionieristico: si rifiutò di destinare la propria quota fiscale alle spese militari, devolvendo quella somma a un’associazione pacifista. In seguito si è preso cura della Casa della Pace di Tavarnuzze, sui colli fiorentini, ed è lì che lo abbiamo conosciuto.
All’inizio di marzo, in una fattoria nello stato del Jalisco, sono stati trovati dai Guerreros buscadores, uno dei tanti gruppi auto-organizzati dei familiari dei desaparecidos, centinaia di corpi carbonizzati all’interno di un vero e proprio campo di sterminio
Durante il corteo è risuonata forte la denuncia dei crimini contro l’umanità, più volte, invano, denunciati dalle organizzazioni internazionali, Onu in primis. E' stato lanciato anche un forte messaggio contro la corsa al riarmo.
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