Sul quotidiano La Voce: lettera a Greta Thunberg - di Alfonso Navarra, Laura Tussi, Ennio Cabiddu. Con: Maurizio Acerbo, Vittorio Agnoletto, Giorgio Cremaschi, Fabrizio Cracolici, Paolo Ferrero, Mimmo Lucano, Moni Ovadia, Tiziana Pesce, Claudia Pinelli, Silvia Pinelli, Mario Salomone, Alex Zanotelli
14 gennaio 2022 - Laura Tussi
Lettera aperta a Greta Thunberg: di Alfonso Navarra, Laura Tussi, Ennio Cabiddu
Con il supporto di: Maurizio Acerbo, Vittorio Agnoletto, Giorgio Cremaschi, Fabrizio Cracolici, Paolo Ferrero, Mimmo Lucano, Moni Ovadia, Tiziana Pesce, Claudia Pinelli, Silvia Pinelli, Mario Salomone, Alex Zanotelli
7 gennaio 2022 - Laura Tussi
Il bla bla bla denunciato da Greta Thunberg è la verità
I nostri obiettivi da portare come ecopacifisti alla Cop26 sono l’inserimento dell’impatto delle attività militari e del disarmo negli accordi di Parigi e lo sbarramento al rientro in gioco della lobby nucleare.
E' l'unica che abbiamo, la Terra è in pericolo, i mutamenti climatici stanno incrinando strutturalmente l'equilibrio ecologico. Vi sarà una manifestazione internazionale il 15 marzo. Anche in Italia sono molte le città che hanno organizzato iniziative.
Nonostante il clima di guerra nel paese, Mesarvot, la Rete israeliana di obiettori di coscienza israeliani, continua a sostenere chi rifiuta di servire nell'IDF, l'esercito israeliano.
Il processo di riarmo in corso in Europa merita una riflessione più profonda e meno influenzata dalla paura e dall'emotività. La rappresentazione della Russia come un nemico che prepara un attacco all'Europa rischia di alimentare una narrazione sbagliata se non si approfondiscono i dati militari.
Emerge il vero motivo per cui gli Stati Uniti si sono svincolati dagli impegni assunti da Reagan e Gorbaciov in tema di smantellamento delle armi nucleari. La ragione è quella di fronteggiare la Cina che non era menzionata negli accordi degli anni Ottanta. Occorre una nuova mobilitazione pacifista.
Radiosa come non mai, Stella Assange ieri, 8 settembre, ha concesso una lunga intervista a Maddalena Oliva, vicedirettrice del Fatto Quotidiano, davanti alla platea stracolma del FattoFest presso la Casa del Jazz a Roma.
La CNN ha parlato con sei comandanti e ufficiali che stanno combattendo o hanno recentemente combattuto o supervisionato unità nella zona. Tutti e sei hanno detto che la diserzione e l'insubordinazione stanno diventando un problema diffuso, specialmente tra i soldati di nuova recluta.
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