Denunce inascoltate fin da giugno. Gli ex “ribelli” di Misurata hanno espulso, derubato (con molte uccisioni) gli abitanti di un’intera città nera vicino Misurata. E a metà settembre Jibril aveva dato via libera
Stati Uniti, Russia ed altri paesi europei (tra i quali anche l'Italia) hanno fornito grandi quantità di armi a governi repressivi del Medio Oriente e dell'Africa del Nord
26 ottobre 2011
4 Novembre. Iniziative nonviolente in ogni piazza d'Italia
L'epilogo vergognoso di questa vergognosa guerra richiede a mio parere una netta condanna della Tavola della Pace. A che e' servito marciare da Perugia ad Assisi per ricordare Capitini se poi i ragazzi vedono torturare Gheddafi senza alcuna immediata presa di distanza di Napolitano e della stessa Tavola della Pace? Lo tsunami della "guerra giusta" oggi ha annichilito decenni di impegno di educazione alla pace e non possiamo continuare a fare finta di nulla.
La sfida della convivenza in Israele, Palestina, Italia.
Convegno sulla convivenza tra ebrei e palestinesi, presso la sede delle ACLI Lombardia di via Luini 4 a Milano.
25 ottobre 2011 - Associazione Italiana Amici di Neve Shalom Wahat al Salam
Scrive il direttore di Rainews: "E' assolutamente ovvio (e penso di averlo detto più volte in onda) che la guerra contro il regime libico è cominciata in un modo ed è poi diventata un'altra cosa. D'altra parte, dopo che si era intervenuti e visti i rapporti di forza, se non si fossero bombardate a tappeto le postazioni dell'esercito libico si sarebbe rischiato di perennizzare la dittatura".
All’inizio di marzo, in una fattoria nello stato del Jalisco, sono stati trovati dai Guerreros buscadores, uno dei tanti gruppi auto-organizzati dei familiari dei desaparecidos, centinaia di corpi carbonizzati all’interno di un vero e proprio campo di sterminio
Durante il corteo è risuonata forte la denuncia dei crimini contro l’umanità, più volte, invano, denunciati dalle organizzazioni internazionali, Onu in primis. E' stato lanciato anche un forte messaggio contro la corsa al riarmo.
Sosteniamo ogni iniziativa che contrasti il riarmo dell'Europa, in questa ora buia per tutti. La deriva militarista sta travolgendo le istituzioni europee. L'Europa, da culla del progetto di pace nato dopo le tragedie del Novecento, rischia oggi di trasformarsi nel suo opposto.
In Marocco, la protesta anti-genocidio si è trasformata in un gesto di coraggiosa disobbedienza: i lavoratori dei porti, sostenuti da migliaia di manifestanti, hanno rifiutato di caricare componenti militari destinati all'aviazione israeliana.
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