"Premessa fondamentale del Trattato è il riconoscimento, di particolare rilievo in uno strumento giuridico internazionale, delle catastrofiche conseguenze umanitarie delle armi nucleari. La loro eliminazione rimane il solo modo per garantire che esse non siano mai usate."
Non più pacifisti, fisici, medici o parlamentari in entità isolate, a lavorare nei propri ambiti per giustificare le ragioni del disarmo. Questa novità di azione, e il conseguente intreccio delle competenze, può diventare forza e sostegno reciproco nel difficile percorso della consapevolezza globale, sia dei cittadini che di chi ci dovrebbe governare e proteggere - in questo caso, anche dalla loro stessa falsa percezione del concetto di "difesa".
Recentemente, aveva deposto dello sterco di cavallo nell’abitazione dove risiede il deputato José Luis Espert, appartenente al partito di estrema destra La Libertad Avanza e noto per invocare carcere e pallottole contro i movimenti sociali.
Abbiamo potuto seguire di persona La Musica contro il Silenzio a Varese e a Brescia e abbiamo conosciuto gli organizzatori. Così abbiamo proposto loro un’intervista per raccontare meglio questa splendida iniziativa contro l’apartheid e il genocidio in Palestina. Ne è nata un’intervista a più voci.
Riusciranno i posteri a decifrare quanto della nostra civiltà abbiamo scritto - digitato - archiviato nei tanti "formati" di bit, via via sempre diversi e incompatibili?
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