I soldati ucraini sono in netta inferiorità. Le loro roccaforti cadono una dopo l'altra. I soldati di Kiev abbandonano le posizioni in Donbass, si registrano defezioni e ammutinamenti. Ma Zelensky devia l'attenzione sull'incursione in Russia: «Le nostre truppe nel Kursk tengono le posizioni»
13 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti
Distrutte le risorse che sarebbero servite per difendere le posizioni ucraine nel fronte orientale
C'è una probabilità su un miliardo che Zelensky passi alla storia come il genio militare capace di fare ciò in cui Napoleone e Hitler fallirono. Nel restante dei casi Zelensky passerà alla storia come un idiota che attacca la Russia sguarnendo le sue trincee in Ucraina.
15 agosto 2024 - Alessandro Marescotti
Truppe ucraine su territorio russo, attacco con mezzi corazzati forniti dall'Occidente
Considerata da vari analisti come un'incursione confusa, l'azione presenta rischi e nessun vantaggio reale. Perplessità degli Stati Uniti mentre l'Unione Europea approva. In realtà è un regalo a Putin che la sfrutterà per "demilitarizzare" l'Ucraina con una guerra di logoramento senza trattative.
La settimana scorsa Copernicus, il programma satellitare europeo di osservazione della Terra, ha pubblicato l'immagine del giorno con la temperatura media della superficie del Mar Mediterraneo.
Con questa ordinanza verrebbe vietata anche una iniziativa di volantinaggio e sensibilizzazione dei turisti sui temi della pace e del rispetto dei diritti umani. Si promuove un'idea di turismo ridotto a svago passivo, privo di confronti con la realtà sociale e che limita persino la democrazia.
I metalmeccanici FIM-FIOM-UILM intervengono sulla Palestina: "Restare in silenzio è impossibile". I sindacalisti denunciano: "Questo è un massacro. È occupazione. È apartheid".
Sono strumenti partecipativi e decentrati che consentono di fare informazione dal basso. E' stato inoltre da oggi attivato www.noriarmo.it che rappresenterà sul web un riferimento sempre aggiornato per i gruppi impegnati nel movimento contro il riarmo.
Il 23 giugno settantasette associazioni della provincia di Taranto e della Basilicata hanno inviato un appello accorato al neo presidente della provincia jonica, al neo sindaco del capoluogo e al sindaco di Statte per chiedere di essere coraggiosi in questo momento delicato della vicenda ILVA
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