L'avventura ucraina nel Kursk mentre i russi avanzano in Donbass
Su Analisi Difesa si legge: "La conferma di pesanti perdite tra le forze ucraine (bersagliate da artiglieria, e forze russe nella regione di Kursk e dai missili balistici e bombe d’aereo nelle retrovie nella regione di Sumy) sembra giungere anche da un reportage del Financial Times che riferisce di un gran numero di ambulanze che raccolgono i feriti al confine". “Gli ucraini stanno subendo perdite. Molte ambulanze e veicoli blindati per l’evacuazione medica si sono spostati da e verso la linea del fronte”, scrive il giornale aggiungendo che parte dell’esercito ucraino è stato eliminato dagli attacchi aerei con bombe FAB-500, senza specificare in quali località siano state colpite".
L'avventura nel Kursk con molta probabilità si trasformerà dalla fiammata di alcune settimane in una imbarazzante ritirata. Infatti è già stato detto dall'esercito ucraino che l'obiettivo non è quello di conquistare una regione della Russia. Anche perché dovrebbero cambiare la Costituzione per annettere territori di un'altra nazione.
A quel punto sarà difficile spiegare agli ucraini perché sono state bruciate quelle che probabilmente sono le ultime attuali riserve militari in questa offensiva, mentre l'esercito ucraino non è riuscito a stabilizzare il fronte orientale nel Donbass.
C'è una probabilità su un miliardo che Zelensky passi alla storia come il brillante stratega militare, capace di infliggere alla Russia quella sconfitta che non sono riusciti a infliggere Napoleone o Hitler con le loro invasioni del 1812 e del 1941.
Nel restante dei casi Zelensky passerà alla storia come un idiota che, mentre le sue difese in patria cedevano di fronte all'avanzata russa, bruciava risorse che sarebbero servite per difendere le posizioni del suo esercito in pericolo.
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