In un contesto segnato dalla globalizzazione neoliberista, i popoli si agitano tra l’angoscia e la speranza, senza aver ottenuto una risposta alle aspirazioni suscitate dalla modernità occidentale
3 ottobre 2020 - Laura Tussi
Il 14 gennaio si è insediato Alejandro Giammattei, esponente della destra ultraliberista
L’ortodossia liberista della Banca Mondiale non è mai stata scalfita in oltre sessant’anni. E anche le timide aperture dell’era Wolfensohn (“neo liberismo compassionevole”) sono state cancellate dall’ex fedelissimo di Bush. Oggi la struttura di Bretton Woods vive una crisi, da molti giudicata strutturale. Riuscirà il neo presidente Zoellick a risollevarla?
Il nuovo modello argentino delle «fabbriche recuperate», che si oppone al neoliberismo in nome della solidarietà, si estende in altri paesi latinoamericani. E cerca accordi economici internazionali. Un incontro con José Abelli
21 aprile 2007 - Claudio Tognonato
Il governo Uribe si caratterizza per le privatizzazioni selvagge.
Vengono costruiti titoli per generare un'accentuata percezione del rischio di invasione in assenza di dati oggettivi. Lo scopo è quello di generare paura e di modificare i sondaggi di opinione che oggi danno in vantaggio un'opinione pubblica contraria alla prosecuzione della guerra.
Questo testo offre una guida pratica per pacifisti focalizzandosi su tre fasi chiave per opporsi efficacemente alla guerra e minare il consenso pubblico verso di essa. Queste tre fasi progrediscono attraverso quindici proposte concrete.
L'invio di armi da parte della Nato, sebbene nelle intenzioni miri a sostenere le forze ucraine, non capovolge la guerra ma la prolunga e ne ingigantisce gli effetti, paradossalmente a tutto vantaggio della Russia. Gli esperti lo definiscono "war paradox" e lo hanno anche studiato.
Come organizzare in vista del G7 una convergenza fra forze diverse attorno al comune obiettivo di contrastare il riarmo e la guerra? E come dimostrare che l'opinione pubblica è ampiamente contraria alla volontà dei G7 di fare guerra alla Russia?
Ma il Festival per il Giornalismo che si svolge nella stessa città continua a snobbarlo. Assange viene perseguitato dal Potere perché considerato reo di aver diffuso, nell’interesse pubblico, documenti segreti che rivelano gli illeciti commessi dai Governi.
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