5/11 agosto: seconda settimana dell’estate di lotta contro la militarizzazione della Sicilia. Monta la protesta con l'occupazione di alcuni Comuni e l'indignazione per la "revoca della revoca" delle autorizzazioni da parte del governatore Crocetta
4 agosto 2013 - Coordinamento regionale dei comitati No MUOS
Quanto costa una casa oggi? Quante ce ne sono? E soprattutto, quanti ne vorrebbero una ma non riescono ad averla?
Nei numeri di marzo le redazioni di Piazza Grande, Terre di Mezzo e Fuori Binario si incontrano per raccontare come si abita a Milano, Roma, Bologna e Firenze
La Coordinadora Regional de Resistencia Popular della regione occidentale mantiene attive 4 occupazioni simultanee per arrestare le pericolose politiche del Governo Maduro, che si appresta a sgomberare la gente con l'esercito
7 maggio 2004 - Coordinadora Regional de Resistencia Popular
I 400 milioni che erano destinati alla tutela ambientale e alla bonifica delle aree contaminate vengono dirottati per sostenere la produzione dell’ILVA. Il DDL 1359 evidenzia che "il rischio chiusura dello stabilimento sia quello più rilevante e significativo anche dal punto di vista ambientale".
Le iniziative di Trump stanno generando nervosismo e malumore tra coloro che speravano in una vittoria militare dell'Ucraina e nel suo ingresso nella NATO. La prospettiva di negoziati che potrebbero comportare concessioni significative alla Russia è vista come una minaccia.
Da Vicks VapoRub a ILVA VapoRub, il nuovo unguento per uso inalatorio è pronto per tutti i bambini di Taranto. Il governo stanzia 400 milioni per questo trattamento balsamico nelle affezioni delle vie respiratorie. La motivazione è che chiudere l'ILVA provocherebbe un "rilevante rischio ambientale".
Il decreto è in contrasto con il principio “chi inquina paga”, destinando a finalità produttive fondi per la decontaminazione di terreni e falde. Occorre poi dare all'ISS l'ultima parola nella Valutazione di Impatto Sanitario e includere i lavoratori ILVA nella verifica dei danni alla salute.
La guerra in Nord Kivu ha già fatto in pochi giorni almeno 3.000 morti secondo stime Onu. Occorrono fatti: «L’Ue deve cancellare il protocollo d’intesa sulle materie prime critiche firmato nel 2024 con il Ruanda», un paese che nel sottosuolo non ha queste risorse e le estrae in Congo illecitamente.
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