Microsoft reagisce con soluzioni ibride all'assedio del software di seconda ondataIl dominio di Microsoft nel software individuale per l'ufficio è ora messo in discussione da rivali «open» e da nuovi servizi web, quasi tutti gratuiti
È davvero bizzarro come, spesso, nella vita, alcune situazioni estremamete positive possano ribaltarsi fino a diventare anche negative. Ne potrebbe essere un esempio la Microsoft Corporation che, dopo aver battuto la concorrenza sul campo del software da ufficio ed essersi trasformata, ben presto, in un monopolio, adesso rischia di dover rifare un po' i conti visto che la concorrenza si è rifatta viva e stavolta con un prodotto free.
Gli esperti che hanno potuto dare uno sguardo alla nuova versione di OpenOffice sono tutti convinti che l'inclusione del nuovo pacchetto per la creazione e gestione dei database rappresenterà sicuramente un fattore di successo.
Non vi arrabbiate anche voi quando ricevete per posta elettronica un documento Word? Gli allegati Word sono fastidiosi, ma soprattutto impediscono alle persone di passare al software libero. Forse possiamo mettere fine a questa pratica, con un semplice sforzo collettivo. Tutto quello che dobbiamo fare è chiedere a chiunque ci mandi un file Word di riconsiderare il suo modo di fare.
Le aziende non hanno motivo di spendere soldi per i programmi da ufficio Microsoft, perchè esiste una validissima alternativa open source. Gli appassionati di informatica lo hanno sempre detto, ma ora lo affermano anche le (costosissime) ricerche di mercato. Quindi è diventato vero.
La sudafricana Sapila lancia una suite open source per l'ufficio nata lavorando sul codice di StarOffice. L'obiettivo è catturare una larga fetta del mercato dei paesi in via di sviluppo, ma non solo
Nelle presidenziali cilene, la candidata del Partito Comunista Jeanette Jara in lieve vantaggio sul filopinochettista José Antonio Kast al primo turno, ma al ballottaggio del 14 dicembre è assai probabile un’alleanza tra le destre conservatrici ed estreme che lo potrebbe portare alla Moneda
La violentissima operazione scatenata dal governatore bolsonarista dello stato, Cláudio Castro, del 28 ottobre scorso, aveva solo fini propagandistici ed elettorali
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