a pensarci bene per i ragazzi degli anni 50, i “baby-boomers” come li chiamano in America, la vita non è andata poi così male, visto che hanno evitato di andare in guerra, quella che hanno tanto combattuto con le loro idee. Idee predicate e soprattutto cantate durante la "Rivoluzione dei fiori nei cannoni", quando parlavano di pace, di libertà, di uguaglianza, di parità tra i sessi .…. E poi sono stati una generazione che ha lottato poco per difendere un onesto lavoro.
Peccato che vivendo sempre in una realtà con i conti perennemente in rosso, non abbiano capito in tempo che, prima o poi, si tirano le somme e qualcuno paga sempre.
Esce l'edizione aggiornata del «Libro bianco sul lavoro nero», le storie raccontate in prima persona dai redattori precari e sommersi dell'informazione. Notizie pagate 2 euro lordi, pezzi a 5 euro. I profitti degli editori crescono mentre il contratto è fermo da due anni e chi sta al margine peggiora le proprie condizioni lavorative
L'Articolo "Giovani, lauree e lavoro la fabbrica delle illusioni"apparso
il 6 gennaio sul Messaggero Veneto associa il deprecabile fenomeno del
precariato lavorativo delle giovani generazioni all'impiego di queste
ultime nella cooperazione sociale e stabilisce l'ancor più nefasta
equazione cooperazione sociale= "precarietà, demotivazione,
dequalificazione dei servizi".
Poveri oggi significa una cosa precisa. Senza diritti essenziali. L’area della povertà si allarga. A dismisura. Dentro non finiscono solo quelli che non hanno il lavoro. Ma anche quelli con uno precario. Uno sguardo all’Italia dell’ingiustizia sociale.
La nostra Costituzione, per la prima volta nella sua storia, è in svendita. Si devasta per mantenere a galla un governo lacerato. Ma il nostro Paese ha ancora una riserva morale e civile. Intervista a Paolo Silos Labini.
Il Male che si è impadronito del mondo genera un dolore insopportabile e sembra realmente invincibile. Socialismo, comunismo, cristianesimo, attivismo, associazionismo, sindacalismo, per molti/e sono stati una maschera dietro la quale hanno nascosto le loro ansie di protagonismo e di potere.
Per il legale dell'ente, dalla lunga istruttoria “è emersa senza ombra di dubbio la sciagurata gestione dello stabilimento Ilva di Taranto che per anni, nella piena consapevolezza dei suoi amministratori e dirigenti, ha riversato nell’aria/ambiente sostanze nocive per la salute umana".
24 febbraio 2021 - AGI (Agenzia Giornalistica Italia)
Legamjonici contro l’inquinamento, una delle associazioni ambientaliste di Taranto, ha trasmesso al comitato dei ministri del Consiglio d’Europa la sentenza dello scorso 13 febbraio del Tar di Lecce che ordina ad ArcelorMittal di spegnere gli impianti inquinanti.
25 febbraio 2021 - AGI (Agenzia Giornalistica Italia)
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