Sono 5 i candidati in corsa per la poltrona di Sindaco alle elezioni municipali di Augusta del 4 e 5 ottobre. A loro gli attivisti di Punta Izzo Possibile hanno rivolto 6 domande sui temi della tutela del paesaggio e del patrimonio costiero. Beni comuni primari da difendere.
19 settembre 2020 - Gianmarco Catalano
Comune di Augusta, associazioni diffidano la Marina militare
Un avviso di Marisicilia mette a bando i terreni dell'ex poligono per farvi pascolare gli animali. Obiettivo: aprire la zona militare alle mandrie per controllare la vegetazione. Ma gli attivisti non ci stanno e denunciano i rischi sanitari e i possibili danni al patrimonio naturale
10 gennaio 2020 - Coordinamento Punta Izzo Possibile, Natura Sicula Onlus
Al vaglio della Procura l'operato della Marina militare ad Augusta
Indagine per abuso paesaggistico, accolta l'opposizione degli attivisti alla richiesta di archiviazione del Pubblico ministero. Coraggiosa pronuncia del Gip di Siracusa: «Il paesaggio è valore primario non sacrificabile in nome della sicurezza del Paese»
26 ottobre 2019 - Gianmarco Catalano
Dopo il progetto di rifacimento del poligono a Punta Izzo e nuove antenne nel Siracusano
Da mesi si susseguono incontri e trattative istituzionali, ma nessuna trasparenza sui progetti e sulle potenziali ricadute ambientali. Eppure i cittadini hanno il diritto e il dovere di sapere.
"Provi a immaginare cosa penserebbe oggi Giuseppe Tomasi di Lampedusa se sapesse che quel luogo fonte di ispirazione è inaccessibile e deputato alle operazioni militari"
Si è parlato di 18 mila lavoratori, un numero inventato che stride con le fonti ufficiali. I dati veri sono ben diversi. Acciaierie d’Italia gestisce lo stabilimento e ha dichiarato 8.178 occupati a Taranto nel 2022. Ma se non si conoscono gli occupati come si possono stimare gli esuberi?
Nel primo turno del 17 agosto scorso, i due candidati di sinistra raccolgono briciole a causa di un vero e proprio suicidio politico del Mas, frammentato a causa di una sempre più inspiegabile guerra senza quartiere tra evismo e arcismo
Lubna mi scrive per la prima volta il 21 settembre 2024. Le sue parole fanno male: «Soffriamo da tanti anni, soprattutto nella Striscia di Gaza, ma quello che accade ora è più di quanto qualsiasi essere umano possa sopportare».
Intervista allo storico dirigente mapuche, in esilio in Belgio dal 1976 al 2007 dopo aver subìto le torture della dittatura pinochettista e, successivamente, in prima fila per proteggere il lago Neltume (nel sud del Cile) dalla voracità di Enel
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