Chiediamo che le industrie che da questo territorio prendono (e tanto), provvedano ad adeguare i loro impianti affinché le emissioni nocive scendano a livelli umanamente sostenibili.
Nella vastissima documentazione tecnica depositata dall’ENI nel sito del Ministero dell’Ambiente, PeaceLink ha individuato questa nota che di fatto sembra vanificare lo spirito dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).
Accerchiare Ilva è più facile, Eni e Cementir non potrebbero sottrarsi ad eventuali controlli. A meno che sappiano come muoversi negli ambienti che contano.
Cgil, Cisl e Uil territoriali, illustrano le ragioni dello sciopero indetto per il 31 ottobre dei lavoratori dipendenti della Raffineria Eni S.p.A. di Taranto.
Intervista a Roberto Basile, segretario provinciale della Uilm. La denuncia al prefetto Pironti. Ieri sono arrivati i primi trenta, In totale saranno una settantina. Non conoscono l’italiano e apprendono le norme sulla sicurezza da un filmato
I lavoratori della raffineria incroceranno le braccia per otto ore a turno i prossimi 17 e 31 ottobre. L’agitazione è stata decisa ieri. Quella che sembrava un’isola felice sotto il profilo dei rapporti sindacali, non è più tale.
Svelato uno dei trucchi che usa Israele per soffocare il grido disperato dei palestinesi e i nostri commenti al riguardo -- ovvero, la manipolazione dell'Intelligenza Artificiale. Di riflesso, l'articolo ci mette in guardia contro un nostro uso acritico di IA nella vita quotidiana.
Il vento di Peacelink è nato nel 1991 da un gruppo di visionari con l’idea che la conoscenza dovesse essere libera e che l’informazione potesse diventare arma di riscatto. Erano anni difficili: pochi mezzi, qualche computer, e tanta ostinazione.
Il ministro Urso, dopo aver parlato del "forno a freddo" per l'ILVA, ha poi annunciato erroneamente la "piena decarbonizzazione": gas al posto del carbone. Però per la scienza la "decarbonizzazione" non è l'eliminazione del "carbone" ma del "carbonio", elemento presente anche nel metano.
Si è parlato di 18 mila lavoratori, un numero inventato che stride con le fonti ufficiali. I dati veri sono ben diversi. Acciaierie d’Italia gestisce lo stabilimento e ha dichiarato 8.178 occupati a Taranto nel 2022. Ma se non si conoscono gli occupati come si possono stimare gli esuberi?
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