A differenza del direttore dell'Orchestra della Magna Grecia, una lettrice, Rosanna Martini, boccia senz'appello l'iniziativa del Comune di Taranto. Ed esplicita le sue perplessità in una lettera inviata alla "Gazzetta". Ecco di seguito il testo da noi ricevuto
La maggioranza rigetta la proposta. Il consiglio comunale discuterà oggi la mozione dei Riformisti. Ma la giunta non la voterà «Meglio le compensazioni» Peacelink: Riva ha subito una condanna definitiva ed è giusto che paghi come tutti i cittadini Una nuvola di fumo sulla città, è l'effetto della mega area industriale
Nel prossimo consiglio comunale PeaceLink richiede a tutti i consiglieri comunali una scelta netta: il danno ambientale inferto dall'Ilva alla città va risarcito. I risultati della linea morbida degli enti locali sono sotto gli occhi di tutti.
I partiti pro-sindaco preferiscono adottare un provvedimento che porti ad una contropartita senza intraprendere alcun contenzioso. La maggioranza chiederà al gruppo di Carrozzo di ritirare la mozione e di convergere su un testo unitario.
L'ex vice sindaco e leader dei Riformisti Carrozzo, una mozione in Consiglio «Le istituzioni non devono sollecitare favori quando hanno il diritto dalla loro parte». Il richiamo alle condanne giudiziarie dell'industriale
Incontro con la stampa a Taranto, in via Pitagora 32 presso ilConvento San Pasquale. Qui vengono condivisi i materiali di informazione per i giornalisti.
Si è parlato di 18 mila lavoratori, un numero inventato che stride con le fonti ufficiali. I dati veri sono ben diversi. Acciaierie d’Italia gestisce lo stabilimento e ha dichiarato 8.178 occupati a Taranto nel 2022. Ma se non si conoscono gli occupati come si possono stimare gli esuberi?
Nel primo turno del 17 agosto scorso, i due candidati di sinistra raccolgono briciole a causa di un vero e proprio suicidio politico del Mas, frammentato a causa di una sempre più inspiegabile guerra senza quartiere tra evismo e arcismo
Lubna mi scrive per la prima volta il 21 settembre 2024. Le sue parole fanno male: «Soffriamo da tanti anni, soprattutto nella Striscia di Gaza, ma quello che accade ora è più di quanto qualsiasi essere umano possa sopportare».
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