Uno dei pilastri del pensiero di J.-J. Rousseau fu lo studio della condizione umana nella storia; la sua analisi si spinse fino al completo rifiuto del progresso come strumento di corruzione di un'antica genuinità e semplicità umane. Ai tempi dell'Ilva, il suo pensiero è quanto mai attuale.
Il Settecento è stato notoriamente il secolo delle utopie. Uno dei più frequentati temi di riflessione per i filosofi illuministi fu il progetto di una «pace perpetua» da raggiungere attraverso un governo mondiale. Che cosa rimane oggi della gloriosa tradizione di quel «pacifismo giuridico»?
Mentre la battaglia infuria e i soldati ucraini vengono spinti dal loro governo a una resistenza sempre più disperata, una domanda morale si impone: su Pokrovsk possiamo rimanere in silenzio come pacifisti o dobbiamo prendere posizione per la invocare la salvezza dei soldati ucraini?
Era contenuto nel programma “Aeromobili a Pilotaggio Remoto per l’Aeronautica Militare”. Un programma da 2,4 miliardi di euro che ha attirato l'attenzione degli analisti militari. Poi vi è stato un "errata corrige" del Ministero e la cifra è crollata di 31 volte. Ma i conti non tornano.
La sciagurata voglia di guerra delle classi dirigenti politiche italiane ed europee non corrisponde alla volontà di pace dei propri popoli. Crediamo che i ragazzi e le ragazze abbiano il diritto di pensare ad un mondo senza guerre esenza armi
Oggi soffia un nuovo vento di guerra. Sempre più spesso vengono amplificate iniziative di riarmo e di sostegno ad una mentalità bellicista e di allarme internazionale. Molti governi europei premono per un servizio militare generalizzato come obiettivo di adeguamento numerico delle forze armate.
1 novembre 2025 - Centro di ricerca per la pace di Viterbo, Movimento Nonviolento, PeaceLink
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