Forse dovremmo avere il coraggio di restare in silenzio. Prostrati per la vergogna. Affogati in una grande tristezza. Per non aver ascoltato abbastanza i sogni dei poveri. Per non aver osato credere sino in fondo nella follia della Parola.
Cosa significa “Parola a rischio” quando in realtà usiamo la “parola” per auto-silenziarci e diventare diplomaticamente neutrali? Ciò che è a rischio veramente oggi non è la parola. È la vita. Nessuno di noi deve sentirsi minacciato per ciò che dice.
Ma per ciò che vive.
La prefazione al rapporto di quest'anno è scritta da Francesca Albanese relatrice speciale delle Nazioni Unite che attribuisce a DBIO molta influenza nello sviluppo del suo lavoro
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