Assistiamo purtroppo da tempo alla dura repressione dei diritti fondamentali nel Paese islamico, soprattutto nei confronti delle donne.
Ma in Iran con coraggio è in corso una rivoluzione nonviolenta straordinaria, espressa dallo slogan “Woman-Life-Freedom”, “Donna, vita, libertà”
9 novembre 2024 - UDIK - Unione Donne Italiane e Kurde
Non c'è bisogno di mura per essere in carcere: sei imprigionata quando sei discriminata per la tua appartenenza etnica, quando sei perseguitata per le tue opinioni, quando non puoi esprimerti liberamente, quando non puoi praticare la tua fede e quando non puoi parlare nella tua lingua.
L'attivista kurda fuggita dall'Iran e tre volte vittima: del regime occupante il Kurdistan Rojahlt, del regime islamico dell'Iran, dei tribunali della giustizia italiana.
27 luglio 2024 - UDIK - Unione Donne Italiane e Kurde
Un altro passo avanti nel dialogo che da molti anni unisce Regione Toscana e Kurdistan Iracheno
L’evento fiorentino ha avuto lo scopo di mettere in relazione l’UDIK, associazione fondata sulla sorellanza e la solidarietà attiva, con altre associazioni impegnate sul territorio toscano, dallo SPI GGIL all’ANPI, all’ARCI, così come con le istituzioni locali.
Oggi ricordiamo Jina Amini, la madre di questa rivoluzione, ma ricordiamo anche tutte le altre donne e uomini che sono stati annientati o carcerati prima e dopo la morte di Jina Amini, tutte le donne che ancora oggi rischiano la loro vita per ottenere la libertà e la giustizia.
Svelato uno dei trucchi che usa Israele per soffocare il grido disperato dei palestinesi e i nostri commenti al riguardo -- ovvero, la manipolazione dell'Intelligenza Artificiale. Di riflesso, l'articolo ci mette in guardia contro un nostro uso acritico di IA nella vita quotidiana.
Il vento di Peacelink è nato nel 1991 da un gruppo di visionari con l’idea che la conoscenza dovesse essere libera e che l’informazione potesse diventare arma di riscatto. Erano anni difficili: pochi mezzi, qualche computer, e tanta ostinazione.
Il ministro Urso, dopo aver parlato del "forno a freddo" per l'ILVA, ha poi annunciato erroneamente la "piena decarbonizzazione": gas al posto del carbone. Però per la scienza la "decarbonizzazione" non è l'eliminazione del "carbone" ma del "carbonio", elemento presente anche nel metano.
Si è parlato di 18 mila lavoratori, un numero inventato che stride con le fonti ufficiali. I dati veri sono ben diversi. Acciaierie d’Italia gestisce lo stabilimento e ha dichiarato 8.178 occupati a Taranto nel 2022. Ma se non si conoscono gli occupati come si possono stimare gli esuberi?
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