Comunicato stampa

Centrale a biomasse, non c’è bisogno di un terzo consiglio comunale

Noi non crediamo che ci sia bisogno di un terzo Consiglio comunale. La Giunta comunale può e deve da subito decidere di presentare ricorso al TAR.
15 ottobre 2011
Associazione civica ‘Porta Nuova’, ARCI, Avast, Cobas, Italia Nostra Abruzzo, La Nuova Terra e WWF.

1. Chiariamo anzitutto di che cosa stiamo parlando. La centrale a biomasse della Istonia Energy, recentemente autorizzata dalla Regione, è una centrale termoelettrica da 4 Megawatt volta alla combustione di biomasse liquide (oli vegetali). L’impianto, classificato “industria insalubre di prima classe” (come la Puccioni), dovrebbe sorgere a Punta Penna, nei pressi dell’imbocco di via Torre Sinello dalla SS 16. Occuperebbe (secondo notizie giornalistiche) una superficie di 3000 metri quadri (dei quali 1200 coperti), e comprenderebbe un camino di oltre 10 metri di altezza. Un impianto come questo vale, a prezzi 2011, e solo di incentivi statali, 2 milioni 800mila euro annui (IVA esclusa). Una cifra che, da sola, dovrebbe bastare in pochissimi anni ad ammortizzare le spese di impianto. Titolare del progetto è la Eratec Engineering AG di Lyss (cantone di Berna), un’azienda che si presenta su internet come specialista, tra l’altro, in investimenti in impianti di gestione dei rifiuti. Queste le dimensioni e le caratteristiche dell’affare.

2. Il Consiglio comunale di Vasto ha già approvato all’unanimità, al riguardo, due distinte delibere:
- nella prima, del 19 ottobre 2010, il Consiglio comunale “nell’intesa di rimanere attento e vigile sulla questione” delegava “la Commissione [Assetto del Territorio, NdR] a seguire tutti gli sviluppi ed a riferire” al Consiglio stesso;
- nella seconda, del 4 novembre 2010, il Consiglio comunale “considerato che questa Assise, con i suoi interventi, ha espresso contrarietà all’insediamento”, richiedeva:
- alla Regione, la Valutazione d’Impatto Sanitario e la Valutazione d’Incidenza;
- alla Provincia, la modifica in senso restrittivo del PTAP;
- al Consorzio Industriale, la modifica del PRT, “in coerenza con il PTAP per quanto già citato”

3. Né l’allora presidente della Commissione “Assetto del Territorio” (Fabio Smargiassi) né il Sindaco di Vasto le hanno attuate mai.
Il Sindaco ha fatto anche di più. Come risulta dal verbale della Conferenza dei Servizi del 31 marzo 2011, il Sindaco di Vasto, nella sua qualità di massima autorità sanitaria locale, ha espresso “parere favorevole” all’insediamento della centrale. E ciò in mancanza della Valutazione d’Impatto Sanitario che egli stesso, il 4 novembre, aveva richiesto.

4. Noi non crediamo che ci sia bisogno di un terzo Consiglio comunale. La Giunta comunale può e deve da subito decidere di presentare ricorso al TAR. Anche perché tra gli atti richiesti dal Consiglio comunale dello scorso novembre ce n’è uno la cui mancanza, nell’atto regionale di autorizzazione, configura una grave irregolarità. È la Valutazione di Incidenza, ineludibile per un impianto di quelle dimensioni a poco più di 200 metri dal SIC.
Ci attendiamo una risposta chiara in tempo utile.

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