Tè Verde con Silvia Dumitrache

In Italia vi sono oltre 1.250.000 stranieri legalmente residenti. A tutti loro è negato il diritto di voto per le elezioni amministrative (con la limitatissima eccezione di quelli provenienti da Paesi membri dell’Unione europea).
Gli extracomunitari che lavorano nel nostro Paese, stimati in circa 800.000 unità con un monte retributivo di circa 9 miliardi di euro, forniscono un apporto al valore aggiunto nazionale di quasi 35 miliardi di euro annui pari al 3,2 per cento del prodotto interno lordo. L’apporto negli ultimi cinque anni si può stimare in circa 160 miliardi di euro.
Ebbene, queste cifre possono farci riflettere sull’anomalia di una società multietnica, dove soltanto ad una etnia è riservato il diritto di elettorato attivo e passivo, essendo le altre finora utilizzate come forza-lavoro priva di una reale soggettività politica.
Come possiamo parlare di società inclusiva quando cittadini stranieri che risiedono, lavorano, hanno figli che frequentano le stesse scuole dei nostri figli vengono esclusi dalla partecipazione politica del paese stesso? Ne parliamo con Silvia Dumitrache, presidente della associazione donne Romene in Italia e co-portavoce dei Verdi della Diaspora Romena.