Fridays for peace
CONTRO L'ECONOMIA DI GUERRA Il Parlamento e la Commissione Europea decidono di concentrare tutte le risorse e i risparmi delle famiglie per sostenere l'industria e la finanza bellica. L'Europa non è stata in grado di prevenire l'aggressione russa all’Ucraina dopo dieci anni di guerra civile e non ha voluto utilizzare la diplomazia per rappresentare i bisogni e la volontà dei due popoli in 3 anni di bombardamenti. L’Europa della pace, della democrazia, della libertà di espressione, del benessere diffuso, della politica di vicinato e di sviluppo condiviso cede agli interessi del grande capitale che oggi scommette sulla guerra come nel 1914 e nel 1939. Nenche in Medioriente l'Europa ha preso alcuna iniziativa per favorire un processo di pace e convivenza e ha favorito il massacro del popolo palestinese. I vertici europei non percepiscono i venti di rivolta anticoloniale provenienti dal Sud Globale, né tantomeno la richiesta e la necessità di costruire un mondo multipolare, non più soggetto ad un potere politico e finanziario unico. Anziché cogliere il disimpegno USA in Europa come opportunità storica per riprendere il processo di disarmo interrotto dalla NATO, l’UE cerca disperatamente di rilanciare l'economia nella costruzione di una impossibile deterrenza a vantaggio della speculazione finanziaria e dell'industria militare.. Dobbiamo reagire e resistere alle scelte disastrose in politica internazionale e lo spreco di ingenti risorse (Re-Arm Europe da 850 miliardi di Euro è solo un inizio), non solo nei parlamenti nazionali ed europeo ma con un movimento di popolo attraverso tutti gli strumenti della difesa civile non violenta per cambiare drasticamente le strategie europee : controinformazione e manifestazione visibile del dissenso sciopero contro la guerra in tutte le sue forme disinvestimento e boicottaggio di marchi e imprese che speculano sulla guerra e sull'oppressione dei popoli obiezione fiscale alle spese militari obiezione di coscienza dei militari e dei lavoratori coinvolti nelle filiere di produzione, finanziamento e logistica degli armamenti renitenza alla nuova leva militare e rifiuto di eventuali reclutamenti forzati e precettazioni Il Coordinamento Fiorentino contro il Riarmo ha istituito un presidio settimanale a Piazza Sant'Ambrogio ogni venerdì pomeriggio per incontrare la gente e condividere informazioni e programmi di azione. Coordinamento Fiorentino contro il Riarmo
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