concerto

"Misa Criolla", sabato 6 agosto a Fiumicello, Pieve di S.Lorenzo. Ingresso libero

6 agosto 2005
ore 21:15 (Durata: 2 ore)

La “Misa Criolla” interpretata dalla Cappella Civica di Trieste
sotto la direzione di Sofianopulo
sabato 6 a Fiumicello per “Nei Suoni dei Luoghi”

La suggestiva messa sudamericana, la “Misa Criolla”, è il “pezzo forte” del concerto che la Cappella Civica di Trieste terrà a Fiumicello nella Pieve di San Lorenzo sabato 6 agosto: l’ensemble sarà composto nell’occasione da coro, tenore e tre musicisti (chitarra e charango, percussioni e contrabbasso) sotto la direzione di Marco Sofianopulo. La serata prevede una prima parte dedicata alle “Laudi Cortonesi” a cui seguirà la celebre messa.
L’appuntamento è per le 21.15, l’ingresso è gratuito (per informazioni rivolgersi allo 0481 42799).

La “Misa Criolla”, composta nel 1963 quale sintesi di stili popolari e liturgici, è basata sulla musica folk sud-americana, in particolare su ritmi e melodie dell’Argentina. Il Kyrie iniziale, una Vidala-baguala, caratteristica dell’Argentina settentrionale, descrive il sentimento di solitudine ben conosciuto dagli abitanti gli altopiani desertici. Dalla stessa regione proviene il ritmo del Gloria (Carnavalito), ma il carattere è diverso, adattandosi a quello gioioso di questo inno. Le due sezioni del Gloria sono separate da un recitativo (Yaravì) che rende più brillante la cadenza del Carnavalito quando ritorna con tutto l’accompagnamento della sezione ritmica, mentre la Chacerera trunca, tema folkloristico dell’Argentina centrale, è la base del Credo. Uno dei più belli e rari ritmi popolari della Bolivia, il Carnaval cochabambino, è usato per il Sanctus, che è caratterizzato da una pulsazione dolce ma ben marcata. L’Agnus Dei è scritto nel tipico stile delle Pampas: come nel Kyrie, l’atmosfera è di solitudine e distanza. Un semplice recitativo finale esprime l’universale desiderio di pace. Quest’opera, che ha riscosso l’ammirazione del pubblico e della critica in Argentina e in altri paesi sud-americani, dimostra che anche le forme musicali indigene possono comunicare i più alti valori della vita e che il rito religioso può essere interpretato anche secondo la sensibilità popolare.
Il Gruppo vocale della Cappella Civica nasce in seno alla più antica istituzione culturale del Comune di Trieste che fin dal 1538, per espressa volontà dell'Amministrazione, promuove e sostiene la musica sacra “per servicio d'Iddio, per honore della chiesa cathedrale di s.to Giusto et reputacione di tutta la Città”. La Cappella Civica, che è composta da 28 cantori titolari e 28 supplenti, un organista e il direttore, si esibisce nell'organico completo (anche con orchestra), o in diverse combinazioni ridotte, talvolta con la collaborazione di musicisti ospiti. Il maestro Marco Sofianopulo, direttore della Cappella Civica, nato a Trieste da famiglia di origine greca, è compositore dal linguaggio libero, moderatamente cromatico, sensibile alla cultura delle sue origini elleniche. L'incarico di Maestro di Cappella, che per antico regolamento prevede l'obbligo di incrementare il patrimonio di opere sacre della Chiesa triestina, ha naturalmente favorito la vena compositiva di Sofianopulo in questo repertorio. Per le peculiarità della sua attività professionale e per naturale disposizione, la sua opera risulta dunque particolarmente feconda nella musica sacra e in quella corale.

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