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Dal sito

  • Taranto Sociale
    Comunicato del Comitato per la Pace di Taranto sulla ricorrenza del 4 Novembre

    Lode ai disertori: il nostro modo di celebrare il 4 Novembre

    I disertori si opposero alla guerra disobbedendo e anticipando lo spirito della Carta costituzionale. Oggi ci preoccupa l'aumento delle spese per armamenti e la spirale di stragi che si sta abbattendo sulla popolazione palestinese. Sosteniamo lo Stop Genocide Day nelle scuole e nelle università.
    3 novembre 2024 - Comitato per la pace di Taranto
  • Pace
    Appello di Centro di Ricerca per la Pace di Viterbo, Movimento Nonviolento e PeaceLink

    4 novembre non festa ma lutto

    Onoriamo la memoria di coloro che furono vittime della perdita della ragione ieri come le vittime della perdita di ragione di oggi. E onoriamo tutti coloro che cercarono e cercano di sottrarsi dalla follia bellica: gli obiettori di coscienza, i disertori, i renitenti alla leva di ieri e di oggi.
  • Pace
    Albert, il bollettino quotidiano pacifista

    "Il 4 Novembre sosteniamo i disertori"

    Il 4 novembre, di fronte al Consolato generale d’Ucraina a Milano, si tiene un presidio per chiedere un diritto fondamentale: la possibilità di asilo e permesso di soggiorno per chi rifiuta la guerra. E in tutt'Italia nelle scuole e nell'università si promuove "Stop Genocide Day".
    3 novembre 2024 - Redazione PeaceLink
  • Latina
    Non hanno raggiunto il quorum i referendum su sicurezza e previdenza sociale.

    Presidenziali Uruguay: ballottaggio il 24 novembre

    Al primo turno Yamandú Orsi, del Frente Amplio, ha ottenuto il 15% di consensi in più rispetto al blanco Álvaro Delgado, ma, in caso di vittoria, al centrosinistra è richiesto un cambio di rotta radicale, soprattutto in ambito economico.
    3 novembre 2024 - David Lifodi
  • Pace
    Albert, il bollettino quotidiano pacifista

    I soldati ucraini ucraini arretrano, i produttori di armi avanzano

    Putin ha giocato d'astuzia, dimostrando una perfidia suprema nel saper approfittare degli errori dei suoi avversari. Il “piano di vittoria” di Zelensky poggiava sul nulla. Ma le nazioni occidentali hanno fatto finta di ragionare seriamente su un piano militare di cartapesta.
    2 novembre 2024 - Redazione PeaceLink

Campagna: Ecoreati: non fermate i processi!

Promossa da: Associazione PeaceLink
La riforma della giustizia proposta dalla ministra Cartabia rischia di vanificare il prezioso lavoro della magistratura nel perseguire i cosiddetti ecoreati, e in particolare quelli per "disastro ambientale". Tali processi si rivelano spesso molto complessi dal punto di vista tecnico-scientifico. Applicare tempi eccessivamente stringenti alla fase delle indagini significherebbe non avere a disposizione elementi di prova tali da andare oltre il "ragionevole dubbio". Così pure i tempi per l'appello e la Cassazione devono tenere conto necessariamente della oggettiva complessità dei processi e della quantità dei testimoni.
La riforma della giustizia è attualmente oggetto di dibattito.
Con questa petizione al Parlamento e al Governo italiano vogliamo segnalare un punto particolarmente critico della cosiddetta "riforma Cartabia". Tale punto riguarda il rischio di vanificare il prezioso lavoro della magistratura nel perseguire i cosiddetti ecoreati, e in particolare quelli per "disastro ambientale". I processi per "disastro ambientale" si rivelano spesso molto complessi dal punto di vista tecnico-scientifico. Applicare tempi eccessivamente stringenti alla fase delle indagini significherebbe non avere a disposizione elementi di prova tali da andare oltre il "ragionevole dubbio". Così pure i tempi per l'appello e la Cassazione devono tenere conto necessariamente della quantità dei testimoni e della oggettiva complessità dei processi, che non di rado coinvolgono anche pubblici amministratori compiacenti. Non deve essere consentita a questi ultimi la possibilità di "sfilarsi" dai processi più ampi perché questo incentiverebbe di fatto la corruzione e l'illegalità in generale.
Il processo Ambiente Svenduto, che ha coinvolto a Taranto oltre quaranta imputati, costituisce un esempio di processo estremamente complesso e articolato rispetto al quale una tempistica eccessivamente contratta porterebbe non ad un processo breve ma alla morte del processo stesso.
Una tempistica ristretta per appello e Cassazione porterebbe alla spasmodica ricerca, da parte delle difese, di un ostuzionismo esasperato per allungare i tempi nella speranza di giungere alla cosiddetta "improcedibilità".
L'articolo 13 della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) sancisce: "Ogni persona i cui diritti e le cui libertà riconosciuti nella presente Convenzione siano stati violati, ha diritto ad un ricorso effettivo davanti ad un'istanza nazionale". 
Precludere la possibilità di concludere il processo, con gli attuali tempi imposti dalla riforma, significherebbe pertanto negare la tutela dei diritti inviolabili dell'uomo, tutelati dall'articolo 2 della Costituzione Italiana. Nei processi per disastro ambientale sono quasi sempre in gioco i diritti tutelati dalla Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo e quindi dalla Costituzione Italiana. Sarebbe gravissimo se la riforma della giustizia non tutelasse i diritti inviolabili dell'Uomo, compromessi dai disastri ambientali. Questo aumenterebbe i ricorsi alla Corte Europea dei Diritti Umani (CEDU) per mancata tutela dei diritti inviolabili dell'uomo da parte dello Stato italiano che - interrompendo i processi con la "improcedibilità" - non renderebbe giustizia alle vittime dei disastri ambientali, ai morti per inquinamento e per le omissioni letali nella sicurezza sui luoghi di lavoro.
Chiediamo pertanto al Parlamento e al Governo italiano di considerare, nella riforma in discussione, anche gli ecoreati, e in particolare il disastro ambientale, fra i reati per i quali prevedere una più realistica valutazione dei tempi necessari a far concludere i processi

Hanno già aderito: WILPF ITALIA , AmbienteVenezia , Coordinamento Nazionale No Triv , Attac Italia, Comitato salute pubblica Piombino Val di Cornia , Ecopolis , Associazione Laudato si’ - Un’alleanza per il clim , 5R ZERO SPRECHI , Comitato genitori no inquinamento valle del Sacco , Coordinamento Comitati no autostrade Cr-Mn e Ti-Br , ODV Mottola Attiva , Associazione per i Diritti dei cittadini , Cova Contro , Rete NoWar - Roma , Lega diritti dei popoli , casa del popolo di Settignano aps , MIR Palermo APS , Dalla parte dei più deboli , MANI TESE , MEDICINA DEMOCRATICA, movimento di lotta per la sa , Associazione PeaceLink , Francesco Lo Cascio, CASA PER LA PACE MILANO , Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Alessandro Marescotti, Angelo Baracca, Annamaria Moschetti , Barbara Valenzano, barbarafois@hotmail.com , Carlo Gubitosa, chiara castellani, Daniele Conversi, Elio Pagani, fernando blasi, Francesco Iannuzzelli, Gaia Pedrolli, Guido Viaele, Laura Tussi, LEO CORVACE, linda maggiori, Luciano Ardesi, Luigi Piccioni, Marco D’Auria, Marco Trotta, Marinella Correggia, Matteo Moder, MAURIZIO PORTALURI, Michele Boato, Michele Carducci, Noel Gazzano, Olivier Turquet, paolo cacciari, Paolo Crosignani, Patrick Boylan, Peppe Sini, Stefano Raccanelli

Aderisci:

Adesioni dal 31 luglio 2021: 2039 persone , 72 associazioni

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    Comunicato del Comitato per la Pace di Taranto sulla ricorrenza del 4 Novembre

    Lode ai disertori: il nostro modo di celebrare il 4 Novembre

    I disertori si opposero alla guerra disobbedendo e anticipando lo spirito della Carta costituzionale. Oggi ci preoccupa l'aumento delle spese per armamenti e la spirale di stragi che si sta abbattendo sulla popolazione palestinese. Sosteniamo lo Stop Genocide Day nelle scuole e nelle università.
    3 novembre 2024 - Comitato per la pace di Taranto
  • Pace
    Appello di Centro di Ricerca per la Pace di Viterbo, Movimento Nonviolento e PeaceLink

    4 novembre non festa ma lutto

    Onoriamo la memoria di coloro che furono vittime della perdita della ragione ieri come le vittime della perdita di ragione di oggi. E onoriamo tutti coloro che cercarono e cercano di sottrarsi dalla follia bellica: gli obiettori di coscienza, i disertori, i renitenti alla leva di ieri e di oggi.
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    Albert, il bollettino quotidiano pacifista

    "Il 4 Novembre sosteniamo i disertori"

    Il 4 novembre, di fronte al Consolato generale d’Ucraina a Milano, si tiene un presidio per chiedere un diritto fondamentale: la possibilità di asilo e permesso di soggiorno per chi rifiuta la guerra. E in tutt'Italia nelle scuole e nell'università si promuove "Stop Genocide Day".
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    Non hanno raggiunto il quorum i referendum su sicurezza e previdenza sociale.

    Presidenziali Uruguay: ballottaggio il 24 novembre

    Al primo turno Yamandú Orsi, del Frente Amplio, ha ottenuto il 15% di consensi in più rispetto al blanco Álvaro Delgado, ma, in caso di vittoria, al centrosinistra è richiesto un cambio di rotta radicale, soprattutto in ambito economico.
    3 novembre 2024 - David Lifodi
  • Pace
    Albert, il bollettino quotidiano pacifista

    I soldati ucraini ucraini arretrano, i produttori di armi avanzano

    Putin ha giocato d'astuzia, dimostrando una perfidia suprema nel saper approfittare degli errori dei suoi avversari. Il “piano di vittoria” di Zelensky poggiava sul nulla. Ma le nazioni occidentali hanno fatto finta di ragionare seriamente su un piano militare di cartapesta.
    2 novembre 2024 - Redazione PeaceLink
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