«Il nostro unico errore? Uccidere i civili»
«L'unico errore che abbiamo fatto nel 2006 in Afghanistan è stato quello di uccidere civili innocenti». Come se fosse una questione di poco conto, il il portavoce dell'Isaf, la forza internazionale per il mantenimento della pace in Afghanistan, Richard E. Nugee, ieri ha fatto outing sugli «effetti collaterali» della guerra in Afghanistan. L'obiettivo della Nato per il 2007, ha sottolineato Nugee, è quello di ridurre il numero di incidenti in cui vengono coinvolti civili. Secondo il portavoce della Isaf, «i talebani hanno fatto più vittime tra la popolazione rispetto ai soldati della coalizione, soprattutto senza mostrare alcun rimorso». Nel 2006 i miliziani hanno portato a termine 117 attentati suicidi - sei volte in più rispetto all'anno precedente - provocando la morte di 206 civili afgani, 54 uomini della sicurezza afgana e di 18 soldati della Isaf. Le forze delle Nato sono invece accusate di aver ucciso numerosi civili in diversi attacchi aerei, in particolare nel distretto di Panjwayi, nella provincia di Kandahar, dove nell'ottobre scorso sono stati uccisi, tra gli altri, venti membri di una stessa famiglia.
Articoli correlati
- Un punto di vista pacifista sul fallimento della "guerra giusta"
Tre lezioni dalla guerra in Ucraina
Putin non è in ginocchio come prevedeva Biden ma è più forte di prima. L'esercito ucraino è a corto di uomini e risorse. L'esercito russo ha una superiorità schiacciante. Tutto ciò ci impone a una riflessione profonda sulle alternative alla guerra.5 aprile 2024 - Alessandro Marescotti - Ecco come le super-bombe russe FAB stanno cambiando la guerra
In Ucraina la Nato è paralizzata in un "paradosso bellico"
L'invio di armi da parte della Nato, sebbene nelle intenzioni miri a sostenere le forze ucraine, non capovolge la guerra ma la prolunga e ne ingigantisce gli effetti, paradossalmente a tutto vantaggio della Russia. Gli esperti lo definiscono "war paradox" e lo hanno anche studiato.26 marzo 2024 - Alessandro Marescotti - Dichiarazioni irresponsabili del Pentagono
La guerra della Nato contro la Russia: un incubo da evitare
Come pacifisti, ci opponiamo con tutte le nostre forze a questa deriva militarista. La NATO, nata nel 1949 per difendere i suoi stati membri, si troverebbe a tradire il suo stesso statuto se decidesse di entrare in guerra contro la Russia.1 marzo 2024 - Alessandro Marescotti - Dal G8 al G7
Verso una nuova globalizzazione
Domande e risposte sui possibili temi di discussione del G7 che si terrà quest'anno in Puglia. Le questioni geopolitiche, militari, economiche, ecologiche e tecnologiche.12 febbraio 2024
Sociale.network