L’ultima udienza è si è tenuta il 12 novembre 2023. Mentre entrava in tribunale McBride ha dichiarato: “Oggi servo il mio Paese”. Rischia fino a 50 anni di carcere ma rivendica di aver agito nell'interesse pubblico rivelando azioni criminali. Organizziamo un'azione di sostegno dall'Italia?
David William McBride è un informatore australiano ed ex maggiore dell'esercito britannico ed avvocato dell'esercito australiano. Dal 2014 al 2016 McBride ha fornito all'Australian Broadcasting Corporation (ABC) informazioni sui crimini di guerra commessi dai soldati australiani in Afghanistan.
16 novembre 2023 - Redazione PeaceLink
Nel 2001 i pacifisti mettevano in guardia dal condurre una guerra senza fine
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, riconosce gli errori commessi dagli Stati Uniti in seguito all'11 settembre. La sanguinosa risposta militare americana seguita all'attacco alle Torri Gemelle fu un errore che oggi Israele non deve ripetere.
Il 1° gennaio di ogni anno è il momento consueto per formulare i buoni propositi per i 365 giorni a venire. Se ne formulano tanti e di solito se ne mantengono pochi. Una ex-pacifista, ora decisa a non essere più ex, ha invece scelto per quest'anno un solo proposito. Così è più sicura di mantenerlo.
Cina, Russia, Pakistan, Qatar e Turchia negoziano con i Talebani per mantenere un ordine che crei un ambiente favorevole tanto ai loro investimenti in infrastrutture e attività estrattive. E vogliono tenere lontane dai propri confini le minacce portate dalle fazioni jihadiste e indipendentiste.
L’ex analista dell'intelligence Usa è in carcere perché ha svelato i danni collaterali dei droni. Ha detto: "Abbiamo ucciso persone che non c’entravano nulla con l’11 settembre". Alex Zanotelli aderisce a questa campagna e dice: “Daniel Hale è un eroe del nostro tempo, è un dovere sostenerlo".
10 ottobre 2021 - Alessandro Marescotti
Gli stupri dei bambini erano la regola: "La notte li sentiamo gridare, ma non possiamo fare nulla"
Gli episodi che riportiamo in questa pagina web spiegano perché l'esercito e la polizia afghani non fossero amati dalla popolazione e si siano sbriciolati appena è venuto meno il supporto delle truppe americane e della Nato, nonostante fossero stati fortemente armati, attrezzati e addestrati.
Redazione PeaceLink
Il Pentagono finalmente ammette l’«orribile errore»
Un missile americano il 29 agosto ha ucciso 10 persone innocenti. Zamarai Ahmadi, obiettivo del drone, lavorava per una organizzazione umanitaria Usa. Non trasportava esplosivo, ma «taniche d’acqua per la sua famiglia». Il generale Mark Milley aveva inizialmente definito l’attacco «giusto».
L'obiettivo della campagna è quello di chiedere la chiusura della prigione americana di Guantanamo. La campagna si rivolge al presidente del Consiglio Mario Draghi e ai parlamentari italiani ed europei perché facciano pressione sul governo USA e lo richiamino al rispetto dei diritti umani.
Viviamo in una zona di confort irreale, come se esistessimo solo noi. Non conosciamo gli eroi del nostro tempo, sono perseguitati e non li sosteniamo. Da questa letargica indifferenza ci risvegliamo quando la TV ci fa sentire in colpa e magari organizza un nuovo criminale "intervento umanitario".
15 settembre 2021 - Alessandro Marescotti
Droni, l’ex analista Usa che ha svelato i danni collaterali
Un caso di coscienza. Daniel Hale, figlio di un battista della Virginia, è stato condannato a quattro anni di reclusione per aver rivelato informazioni segrete sulle operazioni anti terrorismo durante l’amministrazione Obama. «Non un giorno senza rimorso»
15 settembre 2021 - Redazione PeaceLink
Il video analizzato dal New York Times tocca l'illegalità delle uccisioni con i droni
Centrata in pieno l'auto del presunto attentatore dell'Isis ma in realtà era guidata da Zemari Ahmadi, un ingegnere che trasportava taniche d'acqua e collaborava con un gruppo di aiuto americano. Ci sono sette bambini fra i dieci civili uccisi a Kabul il 29 agosto dal drone USA.
14 settembre 2021 - Redazione PeaceLink
Questo video mostra l’uccisione spietata di un civile disarmato afghano
Il noto programma TV australiano “Four Corners”, simile a “Report” e “Presa Diretta” in Italia, ha ritrasmesso il video di un soldato australiano mentre uccide un civile afghano a sangue freddo. Si riaccende la polemica intorno alle “forze speciali” e a come vengono addestrate.
13 settembre 2021 - Patrick Boylan
Immaginate se a quel tempo, al posto del Real y Supremo Consejo de Indias, ci fosse stata la NATO
Il dio Tlaloc chiedeva di immolare i bambini, in modo che poi le loro lacrime avrebbero bagnato la terra rendendola fertile. A quel tempo c'erano circa ventimila sacrifici umani all'anno, le vittime venivano tagliate a pezzi, la coscia spettava al sovrano, la pelle scuoiata andava al sacerdote.
12 settembre 2021 - Alessandro Marescotti
Tra le vittime vi erano anche 444 operatori umanitari e 72 giornalisti
La guerra, oltre a togliere migliaia di vite, ha distrutto anche infrastrutture e ha causato enormi costi economici. Secondo un rapporto dell'AP, sono state perse oltre 150.000 vite, tra truppe straniere, forze di sicurezza afgane, forze talebane e civili.
Venti anni fa scrivevamo: "Ci auguriamo che a questo sangue innocente non se ne aggiunga altro. Quanto è accaduto va condannato con tutta la fermezza possibile ma non può in ogni caso costuire la premessa per dare mano libera ai professionisti della vendetta".
Associazione PeaceLink
"Afghanistan venti anni dopo", dibattito a cura della Rete Italiana Pace e Disarmo
Guerra, verità e impatto sulle popolazioni: il ruolo del giornalismo e della società civile. Video del dibattito fra Stefania Maurizi, Riccardo Iacona, Mao Valpiana e Francesco Vignarca. Si parla della prigionia di Assange che ha svelato la vera guerra in Afghanistan e i narcotrafficanti al governo.
7 settembre 2021 - Redazione PeaceLink
Dobbiamo far capire che è il momento di provare vergogna
La Campagna Guantanamo è una critica della guerra a partire dai diritti umani. I pacifisti possono promuovere un cambio di paradigma e di narrazione perché i diritti umani sono stati violati proprio dai fautori di questi venti anni di "guerra umanitaria".
7 settembre 2021 - Alessandro Marescotti
La caduta di Kabul è paragonabile al crollo del muro di Berlino e segna la fine di un'epoca
L’abbandono dell’Afghanistan, come ha scritto Raniero La Valle, segna la fine del nuovo ordine globale basato sulla supremazia unilaterale del blocco militare occidentale. Ed è un evento che ha un valore simbolico epocale perché rilancia il ruolo universalistico delle Nazioni Unite.
3 settembre 2021 - Domenico Gallo
Anche il regista Michael Moore sostiene il ritiro delle truppe americane deciso da Biden
Autorevole presa di posizione pacifista del Pontefice: "Basta guerre in nome della democrazia". Parole che avremmo voluto sentire da Fassino, D'Alema e Napolitano alla fine di una guerra disastrosa e fallimentare che loro hanno appoggiato.
1 settembre 2021 - Alessandro Marescotti
Ecco i retroscena delle manipolazioni statistiche relative ai presunti progressi dell'Afghanistan
Il Corriere della Sera elenca le "cose buone" del ventennio afghano stilando il resoconto statistico dei progressi civili realizzati da USA/NATO. Ma il Washington Post smentisce in maniera impietosa le statistiche. Intanto parte la campagna pacifista per chiudere il carcere americano di Guantanamo.
31 agosto 2021 - Alessandro Marescotti
Nonostante lodevoli iniziative il movimento pacifista non ha saputo incrinare l'indifferenza
La chiave di volta, sottolineava la CIA, era l'indifferenza che questa guerra generava nella pubblica opinione occidentale: se ne parlava rarissimamente nei giornali e si vedeva ancora meno in televisione, quindi stragi e atrocità non generavano alcuna reazione nell’opinione pubblica occidentale
Il generale Zaluzhny, popolare in Ucraina, ha ammesso sulla stampa internazionale l'insuccesso della controffensiva. La reazione di Zelensky è stata quella di dare direttamente ordini ai generali sul campo, bypassando Zaluzhny. In Ucraina ci sono di fatto adesso due eserciti e due capi militari.
Per la prima volta, l’IPPNW ha inviato una delegazione internazionale ufficiale alla COP28: per garantire che la salute umana e ambientale sia al centro del processo decisionale.
4 dicembre 2023 - IPPNW (International Physicians for the Prevention of Nuclear War)
Il presidente ucraino subisce critiche crescenti dal fronte interno e anche la pressione di Olena Zelenska, la first lady. L'Economist scrive che Putin potrebbe vincere. Perché non far decidere alle popolazioni russofone dell'Ucraina il loro destino con un referendum supervisionato dall'ONU?
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