Conflitti

Kurdish Info Bollettino 20 novembre 2008

INDICE

Ocalan: "Anche la mia pazienza ha limiti"

Dure reazioni alle affermazioni nazionalistiche

Pena di morte per tre donne kurde in Iran

Chiesti 23 anni di carceri per dei bambini

Alto sharing televisivo per la Roj Tv in Turchia

Aleviti manifestano ad Ankara

Ocalan: "Anche la mia pazienza ha limiti"

Kurdish Info ANF 14.11.2008-In un colloquio con i suoi difensori Presidente del popolo kurdo Abdulah Ocalan si è espresso sulle condizioni della sua detenzione sull'isola prigione di Imrali. Ancora una volta è stato oggetto di un provvedimento disciplinare. "Mi mettono nella cella bunker. Già da molto tempo non posso più ascoltare la radio. Ricevo solo qualche giornale e quando li ricevo sono strappati, al punto che non si possono leggere. Non sono affatto informato sui recenti sviluppi della situazione. Dietro a tutto quello che succede qui, vi sono delle decisioni politiche. Deve essere chiaro a tutti le responsabilità.

E' il Primo ministro, è il Capo di stato maggiore della Difesa? Ho il diritto di sapere chi è la controparte. Quello che succede qui, certamente non succede senza che il primo Ministro lo sappia. La cosiddetta unità di crisi dipende dall'ufficio della Presidenza del Consiglio. Essa non è la mia controparte.

La mia controparte è il Primo Ministro che fa quello che dicono gli USA. Sono stati gli USA e la Nato che mi hanno condotto qui. E gli Usa fanno pressione su Erdogan per mettermi in grave difficoltà. Erdogan lo ha accettato. Mi mettono alla prova, mettono alla prova la mia reazione, la mia pazienza, la mia capacità di resistenza. Anche la mia pazienza ha dei limiti.

Non sto a raccontare quello che succede qui, perchè so cosa succederebbe se lo raccontassi. Mi comporto con senso di responsabilità. Si cerca, mettendomi in difficoltà di annientare il PKK. Non ci riusciranno. Fino alla fine opporrò la mia resistenza. Lo fatto sinora e continuerò a farlo. "

Dure reazioni alle affermazioni nazionalistiche

Kurdish Info YOP ANF 12/13.11.2008-Diversi circoli ed ambienti kurdi hanno duramente reagito alle affermazioni nazionalistiche del primo ministro Erdogan. Erdogan ha affermato che in Turchia vi è solo una bandiera, una sola patria, un solo Stato e una sola nazione. "A chi non sta bene questo, se ne vada." Lo stesso vale per chi non porta la bandiera turca con orgoglio.

Ha polemizzato duramente contro le amministrazioni comunali rette dal DTP, che fanno stare la gente nemerda e che all'elezioni comunali del 2009 il suo partito l'AKP li libererà da questo schifo. La verità è che per protestare contro l'arrivo di Erdogan vi è stato uno sciopero dei camion della nettezza urbana.

Il presidente del Consiglio esecutivo del KCK Murat Karayilan ha definito razziste e pianificate le affermazioni di Erdogan " Love it or leave it". Se c'è qualcuno che deve lasciare le regioni kurde sono gli occupanti. Deve essere chiaro che " il popolo qui non è turco e non può essere turchizzato con mezzi violenti. Il popolo kurdo non porterà la bandiera di uno Stato che non lo riconosce."

I concetti politici espressi dal capo di Stato maggiore della Difesa Ilker Basbug e dal governo Erdogan potrebbero condurre la Turchia in tempi ancora più bui di adesso.

Ahmet Türk della direzione del DTP ha dichiarato in una seduta del gruppo parlamentare del DTP ad Ankara, che l'AKP si trova nella situazione che i confini dello status quo sono fissati dai militari. E con queste recenti affermazioni nazionalistiche le posizioni si sono ulteriormente radicate. La causa principale della crisi politico-economica della Turchia sta nelle enormi spesi militari.

Secondo fonti governative la Turchia ha sinora speso per la sporca guerra un bilione di dollari. "Le spese per i bombardamenti si rispecchiano nelle cucine di 70 milioni di persone. "

Emine Ayna, che con Ahmet Türk ha la presidenza del DTP ha reagito durante alla comparazione DTP merda. E' chiaro dietro a queste offese c'è il panico dell'AKP, che dopo il successo alle elezioni generali, ha subito un grave perdita in quelle locali. E' fallita la missione dell'AKP di far fuori la politica kurda e di far scomparire dal panorama della politica la rappresentanza kurda.

Il sindaco di Diyarbakir, Osman Baydemir,recentemente ha dichiarato all'agenzia di stampa ANF a Rotterdam, che Erdogan ha visto nel suo viaggio nelle province kurde quello che ha seminato. " L'unico schifo è la politica del Primo Ministro, che provoca la morte delle persone".

Pena di morte per tre donne kurde in Iran

Kurdish Info ANF 12.11.2008-Teğmine Danış, Arasta Rençber e Nazdar Betoğa, tre donne kurde in Iran sono state condannate alla pena di morte, accusate di omicidio. Le donne hanno imbracciato le armi contro i loro violentatori. Sono detenute nella prigione di Urmiye. Nei prossimi giorni avrà luogo l'impiccagione. I familiari delle donne hanno dichiarato che dall'arresto non hanno potuto avere con loro nessun contatto e fanno appello all'opinione pubblica mondiale affinché le condanne non vengono eseguite.

Chiesti 23 anni di carceri per dei bambini

Kurdish Info ANF 13.11.2008- La procura di Diyarbakır ha chiesto pene severissime per sei bambini, cinque dei quali della scuola elementare, che hanno preso parte alle manifestazioni di protesta contro la visita di Erdogan. Secondo l'accusa avrebbero pronunciato slogan del PKK e danneggiato mezzi delle forze sicurezza, autoveicoli e negozi. In base a questi reati è stata chiesta una condanna sino a 23 anni di detenzione.

Il Pubblico Ministero, al quale non bastava questa pena, ha chiesto altri sei anni per due dei ragazzi per danni alla proprietà pubblica. Le famiglie dei ragazzi hanno denunciato i maltrattamenti avvenuti nei confronti dei ragazzi quando sono stati fermati. Nei prossimi giorni sarà pronunciata la sentenza.

Alto sharing televisivo per la Roj Tv in Turchia

Kurdish Info ANF 12.11.2008- In base ad una indagine sui canali televisivi nelle province occidentali della Turchia, Roy-TV si è piazzato come indice di gradimento al 13.esimo posto su 258 canali televisivi. L'istituto demoscopico GENAR ha svolto questa indagine nell'ambito di una ricerca più generale sulle questioni politiche e sociali della Turchia. Ancora più rilevante per i Kurdi il fatto che l'indagine si è svolto nelle regioni occidentali della Turchia, laddove le domande venivano svolte in lingua turca e Roj-Tv è vietata e il segnale di ricezione è fortemente disturbato.

Aleviti manifestano ad Ankara

Kurdish Info YOP 10.11.2008- Miliaia Aleviti con lo slogan " Contro la discriminazione e per i Diritti Civili" hanno manifestato ad Ankara. Si è trattata della più grande manifestazione mai organizzata dagli Aleviti. La manifestazione ha avuto l'appoggio del DTP, ÖDP, SDP, EMEP, di molti sindacati e organizzazioni della società civile. La dimostrazione è iniziata con un minuto di slenzio in onore dei caduti, assasinati nei massacri di Maras, Sivas, Corum und Gazi. La polizia ha messo in atto estreme misure di sicurezza con tiratori scelti dai tetti delle case e elicotteri che sorvolano la manifestazione.


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