Noi, i kurdi e i palestinesi, siamo due popoli diversi con lo stesso obiettivo: aspiriamo all’autodeterminazione e alla libertà, con la differenza, tuttavia, che la Palestina, essendo in parte riconosciuta come Stato, se è in guerra fa notizia ed è sostenuta dalla Lega Araba, mentre i kurdi non sono appoggiati da alcuno.
28 ottobre 2023 - Gulala Salih
Un altro tragico anniversario. Un breve comunicato e un appello.
La mia patria è stata sacrificata e la sua divisione è stata pianificata dai Paesi potenti dell’Occidente che hanno creato delle Nazioni immolandone altre, come ad esempio, il Kurdistan.
L'Iraq è in preda alla crisi climatica. Un viaggio sulle tracce dell'acqua – dai monti del Kurdistan, nel Nord, alle paludi mesopotamiche, nel Sud del Paese
Cedendo al ricatto della Turchia, la Nato ha aperto le sue porte alla Finlandia e alla Svezia e le ha chiuse alle leggi e ai trattati europei, alla giustizia, ai diritti umani e ai valori fondanti delle democrazie dell’Occidente.
5 luglio 2022 - UDIK – Unione Donne Italiane e Kurde
Ed ecco rimosso il veto di Erdogan all'ingresso nella NATO dei due Paesi baltici!
La NATO ha aperto la porta a Svezia e Finlandia, chiudendo la porta della giustizia e dei diritti ai Kurdi; questo comportamento ha dato via libera e garanzie ad Erdogan per giustificare ogni sua azione militare in Rojawa contro i partigiani kurdi e la politica interna in Turchia.
Se non ci fosse stato il 25 aprile, io non sarei qui ora, non avrei potuto avere l’accoglienza che mi è stata data e godere di questa libertà e democrazia di cui beneficiamo tutti, anche tu che mi poni tale domanda!
24 aprile 2021 - Gulala Salih
Nel Kurdistan iracheno il momento finale del viaggio di Papa Francesco
I Curdi e il Kurdistan, grazie alla loro accoglienza al Papa, hanno confermato, come sempre, di essere un popolo di pace e terra di accoglienza, fratellanza e convivenza tra culture, religioni ed etnie diverse, se questa terra viene lasciata e tenuta lontana dagli interessi politici ed economici.
7 marzo 2021 - Gulala Salih
A ogni incontro, Gulala riporta una frase esplicativa nella sua semplicità, della poetessa americana Eve Merriam: “Io sogno di dare alla luce un bambino che chieda: Mamma, che cosa era la guerra?”
Brevi note dopo la cena-incontro solidale che da Campi Bisenzio ha dato voce a chi dall'Italia lavora per Kurdistan Save the Children. Un progetto che prosegue, un ponte reciproco con la regione tormentata del Nord Iraq.
Traduzione dell'articolo di www.kurdistan24.net sulle ultime dichiarazioni del Ministro degli Esteri turco a proposito del conflitto in corso in Kurdistan.
I grandi sponsor e finanziatori di Daesh sono da cercarsi anche tra le petromonarchie alle quali Stati Uniti e stati europei (Italia compresa) vendono armi a tutto spiano.
La narrazione mediatica anche italiana ancora una volta ha dimostrato chi è contro il terrorismo e chi è complice nella guerra contro il popolo curdo, l’unico a combattere e ad aver vinto contro l’ISIS, che vede il governo turco in prima fila
13 ottobre 2015 - Alessio Di Florio
La Rete Kurdistan Italia organizza una Carovana per i curdi della Siria
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L’iniziativa lanciata da varie organizzazioni democratiche curde per aprire un “corridoio” tra la Turchia e la Siria settentrionale, dove possa passare una Carovana con aiuti umanitari per la città-martire di Kobane, va senz’altro sostenuta politicamente e anche con raccolte di fondi e materiali.
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Il popolo curdo consapevole di avere vissuto una pace provvisoria. La minoranza yazida memore di innumerevoli persecuzioni nel passato. La storia sembra ripetersi ma questa volta il rischio di sconvolgimenti permanenti nei popoli della regione è tragicamente reale.
"Ha percorso strade difficili, molto spesso lasciato solo, forse perché chiedeva troppo a sé e agli altri. Forse perché il suo amore per la giustizia era assoluto, impaziente dei tempi, impaziente e indignato."(i suoi amici)
Io non credo nei confini, nelle barriere, nelle bandiere. Credo che apparteniamo tutti, indipendentemente dalle latitudini e dalle longitudini, alla stessa famiglia, che è la famiglia umana.(Vittorio Vik Utopia Arrigoni)
"D'ora in avanti in ogni sguardo sperduto e impaurito di immigrati o profughi che incontrero' so che vedrò Dino, il mio sorriso a loro sarà anche per lui."(Luisa Morgantini)
"Ha percorso strade difficili, molto spesso lasciato solo, forse perché chiedeva troppo a sé e agli altri. Forse perché il suo amore per la giustizia era assoluto, impaziente dei tempi, impaziente e indignato."(i suoi amici)
5 giugno 2013 - Alessio Di Florio
Il presidente iracheno dal 17 dicembre scorso è ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Baghdad. Era stato operato al cuore negli Usa nel 2008 e il 17 settembre era rientrato in Iraq dopo essere stato tre mesi in cura in Germania.
In occasione delle ultime elezioni politiche, nella primavera di due anni fa, alle prime ombre della sera Sulaimaniya si trasformava. Nel frastuono dei clacson e delle musiche a tutto volume delle auto, migliaia di giovani si riversavano nel centro cittadino. Una scenografia accattivante, che faceva quei giovani partecipi di un progetto comune. Un coinvolgimento più simile a quello di chi aveva vent’anni nel nostro ultimo dopoguerra che a un giovane dell’Europa attuale, stressata tra spread e default. Ecco, questa è l’altra immagine che mi viene alla mente. La voglia di partecipazione e la scoperta della ritrovata possibilità di scegliere, che univa quei giovani. Protagonisti del proprio futuro.
E’ questo il patrimonio di valori e speranze che Jalal Talabani ha saputo trasmettere al proprio popolo.
21 dicembre 2012 - Andrea Misuri
Sembra fuori tema parlar qui di archeologia; ma dopotutto queste note son pur sempre ambientate in Iraq...
La Cittadella di Erbil, la grande fortificazione che sovrasta la capitale del Kurdistan iracheno, è probabilmente il più antico insediamento urbano al mondo. E l'UNESCO è in procinto di assegnarle l'importante riconoscimento.
Quando cultura e pace possono abbracciarsi.
31 maggio 2011 - Roberto Del Bianco
Tra le comunità dei cristiani d’Oriente, quelle dell’Iraq sono le più esposte alla violenza del conflitto interreligioso
Eppure la Mesopotamia è da sempre società multi confessionale. Nella Baghdad di Marco Polo s’incrociavano le etnie più diverse e convivevano pacificamente musulmani, caldei, ebrei, giacobiti. Come in tutto il Medio Oriente, i luoghi di culto delle tre grandi religioni monoteiste – moschee, chiese e sinagoghe - sono sempre stati ugualmente rispettati, in uno spirito di tolleranza mai venuto meno.
16 gennaio 2011 - Andrea Misuri
Domenica scorsa 24 ottobre, a Lugo di Romagna. Ma la storia inizia molto prima.
Abbiamo avuto queste immagini da una Onlus italiana, che lo scorso agosto ha partecipato a una delegazione di osservatori nel Kurdistan turco e che le ha, a sua volta, ricevute da un’associazione curda per i diritti umani.
"Autodeterminazione non vuol dire per forza la creazione di uno Stato. Questo è stato l’errore del socialismo reale, Palestina e Kurdistan del sud ne sono gli esempi"
Questa pagina web è un esempio di intelligenza artificiale per la pace che ci consente di avere in lingua italiana una panoramica globale del movimento internazionale contro le guerre. Siti web, riviste per la pace, centri di documentazione, associazioni, reti di coordinamento.
Co-organizzato da quattro prestigiose organizzazioni - l'International Peace Bureau, Global Women’s United Against NATO, No to War, No to NATO e l'Asia-Europe People’s Forum - questo webinar cerca di favorire una comprensione più profonda della complessa interazione tra militarizzazione e ambiente.
I generali Nato hanno partecipato direttamente alla pianificazione della controffensiva ucraina utilizzando software militari per prevedere le probabilità di successo (50%) e le possibili perdite ucraine (40%). Le cose sono andate male fin dal primo giorno. Ma ai media è stato raccontato tutt'altro.
Traducendo le informazioni sulla pace in oltre trenta lingue, PeaceLink sta creando un canale attraverso il quale persone di ogni parte del mondo possono accedere a risorse cruciali e sviluppare una prospettiva globale sulla pace. Il sito è stato completamente tradotto anche in esperanto.
Giovedì 30 novembre inizierà ciclo di conferenze dedicato al Risorgimento italiano nel territorio ionico che rappresenta una novità assoluta del comitato tarantino dell’Istituto per la Storia del Risorgimento.
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