Conflitti

Ed ecco rimosso il veto di Erdogan all'ingresso nella NATO dei due Paesi baltici!

Un capro espiatorio per la "democrazia" occidentale

La NATO ha aperto la porta a Svezia e Finlandia, chiudendo la porta della giustizia e dei diritti ai Kurdi; questo comportamento ha dato via libera e garanzie ad Erdogan per giustificare ogni sua azione militare in Rojawa contro i partigiani kurdi e la politica interna in Turchia.
4 luglio 2022
Gulala Salih (Donna curda cittadina italiana. Attivista per la pace e i diritti delle donne e dei bambini)

Mi indigna profondamente la dichiarazione del presidente Draghi e della Commissione Europea: “L’alleanza della NATO si è allargata e si è rafforzata, non c’è il rischio di una escalation, ma dobbiamo essere pronti” . E “Putin voleva dividerci. Ma quello che ha ottenuto è un allineamento più forte tra Europa e Nato”. La loro sembra una preparazione ad una guerra studiata ed aspettata e nuovamente una chiusura dei confini e negazione dei diritti e della pace agli altri Paesi. 

Il simbolo della NATO Con queste dichiarazioni i Paesi della NATO hanno dimostrato che la loro priorità è replicare alle sfide poste da Putin e della Cina; di fatto la loro politica rimane indirizzata solo alla tutela dell’Europa e della NATO.


La NATO per realizzare i suoi piani e i suoi interessi doveva perciò supportare un Paese suo membro, che è di fatto governato da un dittatore, che reprime i diritti di molti suoi cittadini. Per ottenere questo risultato si è trovato un capro espiatorio e si sono sacrificati nuovamente i Kurdi; sono stati confermati l’export di armi ai Turchi e la repressione degli attivisti kurdi da anni angariati dai Turchi e da tutti i dittatori dell’area medioorientale. Non dobbiamo dimenticare che il popolo kurdo è stato sacrificato alla fine della Prima Guerra Mondiale nella divisione del Medio Oriente stabilita proprio dalle potenze occidentali. Sembra che la storia si ripeta.

"La regione del Kurdistan"

Mentre Usa ed Europa erano concentrati sul problema dell'invasione dell'Ucraina e sull’allargamento e rafforzamento della NATO, l’”uomo della pace“, chiamato a far da mediatore, bombardava e tuttora colpisce il Kurdistan Iracheno e ha pianificato i suoi piani per allargare la sua occupazione della terra dei kurdi in Rojawa. Il veto della Turchia all’ingresso della Svezia e  della Finlandia nella NATO era un’occasione per realizzare i suoi obiettivi e infatti è questo che è accaduto. La NATO invece non è mai intervenuta sui piani del dittatore Erdogan in Kurdistan e contro i kurdi, i ministri dei vari Paesi dell’Alleanza Atlantica hanno sempre trattato e stretto le mani di Erdogan per i loro giochi di interesse: non dimentichiamo a questo proposito anche l’accordo UE-Turchia sui migranti. 

Kurdistan La NATO ha aperto la porta alla Svezia e Finlandia, chiudendo la porta della giustizia e dei diritti ai Kurdi; questo comportamento ha dato via libera e garanzie ad Erdogan per giustificare ogni sua azione militare in Rojawa contro i partigiani kurdi e la politica interna in Turchia, per continuare a perseguitare ed opprimere i kurdi. L’Europa continuerà a ignorare l’appello dei kurdi, la sofferenza, la persecuzione secolare del popolo kurdo?

É ora quindi che l’Europa e la Nato cambino il paradigma verso una vera politica della pace e della libertà.

Articoli correlati

  • Le operazioni segrete del Regno Unito in Ucraina
    Conflitti
    Confermata la presenza sul campo di forze speciali britanniche

    Le operazioni segrete del Regno Unito in Ucraina

    L'inchiesta giornalistica del The Times suggerisce che il sostegno del Regno Unito all'Ucraina sarebbe stato significativamente più pervasivo di quanto ammesso pubblicamente. Anche altre fonti confermano il coinvolgimento britannico nella pianificazione di attacchi alla Russia.
    14 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
  • Il movimento pacifista italiano si mobilita contro il riarmo e la guerra
    Pace
    Albert, bollettino pacifista settimanale dal 7 al 13 aprile 2025

    Il movimento pacifista italiano si mobilita contro il riarmo e la guerra

    Anche questa settimana si conclude con i dati in crescendo di una strage in Ucraina causata da missili russi. Intanto l'Onu denuncia che a Gaza i 36 recenti attacchi israeliani hanno ucciso "solo donne e bambini". E l'Italia tenta di evitare i dazi USA comprando nuovi F35.
    13 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
  • Europa anno 2023: 31 progetti e 500 milioni per produrre esplosivi, proiettili e missili
    Disarmo
    L’Italia vede finanziati due progetti in due sedi

    Europa anno 2023: 31 progetti e 500 milioni per produrre esplosivi, proiettili e missili

    Alla fine il vecchio tabù rappresentato dall’uso del bilancio comunitario per obiettivi militari è stato spezzato
    9 aprile 2025 - Rossana De Simone
  • L’onda dei pacifisti per fermare le stragi
    Pace
    Albert, bollettino pacifista settimanale dal 31 marzo al 6 aprile

    L’onda dei pacifisti per fermare le stragi

    Questa settimana si conclude con una strage di bambini in Ucraina. L’ONU accusa la Russia: “Totale noncuranza per le vite dei civili”. A Roma Alex Zanotelli ha parlato anche della strage dei bambini palestinesi: “Trenta al giorno nell’indifferenza generale”. La Finlandia ritorna alle mine antiuomo.
    6 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.33 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)