Il giurista Sabino Cassese favorevole ai missili di Trump
Peccato che dimentichi di aggiungere che tale principio deve passare attraverso una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU.
Andando sul sito dell'ONU vi è un'ampia disamina del principio della "responsabilità a proteggere" ma gli esempi citati sono basati su risoluzioni del Consiglio di Sicurezza. Nel caso della Siria non vi è stata alcuna risoluzione del Consiglio di Sicurezza.
A proposito dell'uso legittimo della forza nel diritto internazionale si legga:
- Enciclopedia Treccani: "Uso della forza nel diritto internazionale"
- Diritto.it: "Divieto dell'uso della forza nel diritto internazionale"
- Archivio Disarmo: "Il divieto di uso della forza"
In quest'ultimo saggio, Giulia Pelosi, esperta di diritto internazionale, scrive:
"Se è inaccettabile lasciare libero uno Stato di commettere flagranti violazioni dei diritti umani, è altresì inammissibile permettere ai singoli paesi di intervenire unilateralmente nel territorio di un altro Stato, in virtù diun asserito diritto di intervento umanitario. Negli ultimi decenni si è assistito ad episodi come l’intervento della Tanzania in Uganda (1979), dell’India in Pakistan (1971), della Francia in Africa Centrale (1979) e dell’intervento statunitense a Grenada (1983) e a Panama (1989) che, celandosi dietro il diritto di intervento umanitario, sono stati posti in essere per altre ragioni, quali interessi economici e politici, se non addirittura egemonici. L’unica forma lecita di uso della forza a tutela dei diritti umani è quella che vede come attore principale il Consiglio di Sicurezza il quale, mediante un’interpretazione estensiva della nozione di minaccia alla pace, riesce a far rientrare tra le condizioni per agire in base al Capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite anche le gravissime violazioni dei diritti umani".
Articoli correlati
- Quando Russia e USA collaboravano
Dieci anni fa il disarmo chimico della Siria
In questo saggio del professor Pascolini il lungo percorso che ha portato al disarmo, l'eliminazione e lo smaltimento delle armi chimiche utilizzate dalla Siria nella guerra civile scatenata dalle rivolte del 2011 contro il regime.8 maggio 2023 - Alessandro Pascolini - Come combattere la disinformazione di guerra? Julian Assange ce lo insegna.
Il mio Buon Proposito per il nuovo anno: lettera di una ex-pacifista (ora non più “ex”)
Il 1° gennaio di ogni anno è il momento consueto per formulare i buoni propositi per i 365 giorni a venire. Se ne formulano tanti e di solito se ne mantengono pochi. Una ex-pacifista, ora decisa a non essere più ex, ha invece scelto per quest'anno un solo proposito. Così è più sicura di mantenerlo.2 gennaio 2023 - Patrick Boylan - Le donne nell'economia siriana
Una revisione femminista dei progetti per l'emancipazione economica delle donne
Le donne siriane in generale sono ancora assunte per lavori che continuano a tramandare ruoli di genere tradizionali e patriarcali, come lavori d’ufficio o posizioni che richiedono esclusivamente donne.14 dicembre 2022 - Thuraya Hijazi - La tutela dei civili in guerra
La ratifica italiana dei protocolli addizionali delle Convenzioni di Ginevra
Ratifica ed esecuzione da parte dell'Italia del I Protocollo addizionale alle Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949 e del II Protocollo addizionale alle Convenzioni stesse8 ottobre 2022 - Redazione PeaceLink
Sociale.network