Le menzogne di Putin
Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, aveva dichiarato il 17 febbraio che i media occidentali stavano diffondendo "propaganda" parlando della Russia che avrebbe attaccato l'Ucraina, e aggiungeva:
"Purtroppo, la guerra per i media occidentali non è iniziata. I media occidentali hanno fatto del loro meglio per far sì che la guerra scoppiasse. Non ci sono prove che verrà effettuato un attacco. Ogni notizia che leggiamo sui media occidentali su questo è una bugia".
Ci avevano anche ironizzato sopra sull'invasione annunciata da Biden.
E' gravissimo tutto questo. E' stata mancanza di buona fede. Anzi, ancor di più: menzogna.
In questo senso la diplomazia russa si è bruciata tutta la sua credibilità. Ed è la cosa peggiore che potesse accadere.
In tutti i trattati internazionali, in tutti i documenti diplomatici ricorre un'espressione: "buona fede". Ossia le trattative vanno sempre condotte in buona fede e senza la buona fede salta completamente il valore dei contatti diplomatici, che non possono essere condotti sul nascondimento della verità e sulla menzogna.
Intendiamoci, la mancanza di buona fede non è solo una caratteristica della Russia di Putin, dato che l'intera invasione dell'Iraq del 2003 si basava su una bugia: la fantomatica presenza delle armi di distruzione di massa, mai trovate.
Di qui la necessità di ricorrere sempre e a fonti indipendenti.
Ancor di più la mancanza di buona fede costituisce un grande motivo di scandalo di questa crisi militare, uno scandalo che dobbiamo rimarcare in quanto fa venir meno la possibilità di costruire analisi sui dati provenienti da fonti ufficiali.
Articoli correlati
- Dodici brevi riflessioni sulla guerra in Ucraina
Il Grande Inganno
Lo scorso anno il New York Times rivelava che un obiettivo della guerra era testare in Ucraina l'efficacia delle nuove armi Nato. Gli ucraini sono le cavie e pagano con la vita questo esperimento. I governi europei stanno al gioco e infatti fioccano ordini per acquistare le armi più performanti21 novembre 2023 - Alessandro Marescotti - Nuovamente in piazza
Mamme nowar in Ucraina
Nel cuore di Kiev e in numerose altre città ucraine, le mogli e i figli dei soldati si sono riuniti in una dimostrazione commovente e significativa domenica scorsa per esprimere il loro disagio riguardo alla durata obbligatoria del servizio militare.14 novembre 2023 - Redazione PeaceLink - "I volontari motivati sarebbero esauriti e ora è necessaria una dura coscrizione"
Intervista a Yurii Sheliazhenko: la voce di un pacifista ucraino
L'intervista ha preso spunto dalla notizia delle proteste nelle città ucraine, dove decine di parenti di soldati sono scesi in piazza e hanno chiesto un limite di 18 mesi al servizio militare obbligatorio. Ricordiamo che Yurii Sheliazhenko è sotto procedimento penale12 novembre 2023 - Marinella Correggia e Alessandro Marescotti - «Gaza sta diventando un cimitero di bambini», ha dichiarato Guterres
I silenzi di Mattarella, presidente double standard
Mentre il segretario generale dell'ONU Guterres esprime con forza il suo sdegno, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella rimane in silenzio di fronte all'immane tragedia che ogni giorno travolge i bambini palestinesi a Gaza.7 novembre 2023 - Alessandro Marescotti
Sociale.network