Conflitti

Fallujah : la Guernica dell’America

16 novembre 2004
Hector Carreon (trad. Melektro)
Tradotto da per PeaceLink
Fonte: La Voz de Aztlan - http://www.aztlan.net/

Los Angeles, Alta California - Il 26 Aprile del 1937, la Luftwaffe Nazista scagliò 100.000 libbre di bombe sul pacifico villaggio Basco di Guernica in Spagna su incitamento del Generalisimo Fascista Francisco Franco. Alla fine del giorno, Guernica era stata totalmente ridotta in macerie, 1.654 civili Baschi erano stati massacrati e 889 feriti. Il mondo in quei giorni rimase sconvolto da quella brutale azione. Inizialmente di fronte alla stampa il Generalisimo Franco negò che l'incursione fosse mai avvenuta. Successivamente, quando le fotografie del massacro vennero pubblicate, il Fascista Franco scagliò la colpa della distruzione e delle uccisioni di Guernica su coloro che la avevano difesa.

Il brutale attacco sui civili Baschi con il ricorso al bombardamento massiccio e indiscriminato fu immortalato dall'artista spagnolo Pablo Picasso nel suo dipinto del 1937 intitolato "Guernica". In tutto il mondo il dipinto "Guernica" è adesso diventato un simbolo degli orrori della guerra intrapresa da fascisti diabolici e da dittatori che non danno alcun valore alla vita umana nel perseguimento dei propri obiettivi politici e nella conquista delle risorse naturali. Thomas Gordon e Max Morgan nel loro libro, "Guernica: The Crucible of World War II", riportano la testimonianza di un superstite: "L'aria era resa viva dai lamenti dei feriti. Ho visto un uomo che strisciava all’altro capo della strada, trascinandosi dietro le gambe spezzate....Pezzi di persone e di animali erano disseminati dappertutto.... Nel mucchio c’era una giovane donna. Non riuscivo a staccare gli occhi da lei. Le ossa attaccate al vestito. La testa completamente torta a destra attorno al collo. Se ne stava lì, la bocca aperta, la lingua penzolante di fuori. Ho vomitato e ho perso conoscenza ".

"Guernica" è tornata. Questa volta non sono i Nazisti della Luftwaffe che gettano bombe su un villaggio in Spagna ma sono gli U.S.A. che scagliano bombe e che massacrano centinaia di civili, incluse donne e bambini, nella città di Fallujah in Iraq. Come Franco in "Guernica", l’esercito degli U.S.A. nega di aver designato i civili come bersaglio, ma report censurati stanno filtrando dall'Iraq e dicono che oltre la metà delle moschee nella città sono state ridotte in rovine e che i Marine degli Stati Uniti stanno facendo uso di gas letali contro i difensori della città, una pratica che sta inoltre causando un massiccio numero di vittime fra i civili che rimangono a Fallujah. Altri report sui media Arabi parlano di centinaia di vittime civili sotto le macerie delle case che sono state colpite dalle bombe degli U.S.A. durante l’iniziale "ammorbidimento” militare della città. Le raccapriccianti fotografie dei morti sono rievocative del racconto del superstite di "Guernica" come citato sopra.

È ironico che il 5 Febbraio del 2003, quando il Segretario di Stato Colin Powell stava chiedendo l’autorizzazione alla guerra contro l'Iraq davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a New York City, la copia del "Guernica" di Picasso che si trova al secondo piano della sede delle Nazioni Unite fosse stata "coperta" con un grande drappeggio. Appena 24 ore dopo che Powell aveva fallito di convincere il dubbioso Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il presidente George W. Bush dichiarava che "the game is over" e lanciava il brutale attacco di inspirazione Sionista "Shock and Awe" contro l'Iraq. Il numero di civili Iracheni che sono stati fatti esplodere in pezzi dalle bombe e dai missili degli U.S.A. da allora si stanno ancora contando.

Oggi Fallujah è la Guernica dell'America e i media degli U.S.A. stanno coprendo la criminale e omicida operazione militare in corso. Inoltre non ci è assolutamente stata alcuna forma di reazione o protesta da parte dell'establishment politico Statunitense. Ciò indica un profondo malaise spirituale e morale fra gli Americani e la decadenza della leadership degli U.S.A.

I media non stanno sollevando alcuna obiezione ai crimini di guerra che si commettono a Fallujah ma invece fanno apparire come se le selvagge operazioni militari attualmente in corso fossero perfettamente normali. I report dei media celano agli Americani il vero carattere del vizioso assalto militare che è quello di distruggere una fonte significativa dell’opposizione all'occupazione colonialista degli U.S.A. e al suo regime ‘fantoccio’.

Come il Generalisimo Franco in Guernica, il Segretario della Difesa Donald Rumsfeld sta mentendo al pubblico Americano sul numero di vittime civili Irachene a Fallujah. Ci sono circa 30.000 civili che ancora vivono a Fallujah e molti di questi sono già stati uccisi. Il resto di loro rappresenta un obiettivo "legittimo" negli assalti casa per casa da parte dei Marine degli Stati Uniti. Occorreranno mesi se non anni per determinare la vera estensione del massacro di civili.

Fallujah è la Guernica dell'America! Chi avrebbe mai pensato che il paese che liberò l’Europa da quelli che erano i responsabili di Guernica oggi avrebbe preso il loro posto? Adesso la sete di sangue pervade i media degli U.S.A., l'establishment politico e larghi settori della popolazione Americana. Uno rabbrividisce a pensare a cosa condurrà tutto questo. Forse all’Armageddon?

Note: Tradotto da Melektro per www.peacelink.it
Il testo e' liberamente utilizzabile a scopi non commerciali citando la
fonte (Associazione PeaceLink) e l'autore (Melektro).

Articoli correlati

  • "La Cina è un affronto all'idea egemonica degli Stati Uniti"
    Economia
    Intervista a Jeffrey Sachs sulla guerra in Ucraina, la Nato, l'Europa, gli USA e la Cina

    "La Cina è un affronto all'idea egemonica degli Stati Uniti"

    "Gli Stati Uniti hanno chiamato il primo ministro Meloni e hanno detto di uscire dalla Via della Seta. Pensate che abbia avuto da sola quell’idea? L'idea statunitense è che nessuno debba rivaleggiare con la potenza degli USA. Dovremmo invece puntare a costruire un mondo multipolare e cooperativo".
    6 febbraio 2024 - Jeffrey Sachs
  • Schede
    Il 26 maggio 2004 il New York Times riconobbe i propri errori pubblicando un articolo

    Le presunte armi di distruzione di massa di Saddam in Iraq

    Giornali come il New York Times, fino al 2003 ostili alla guerra, finirono per accettare come veritiere le affermazioni di Powell e per considerare ineluttabile l'intervento armato. A guerra terminata non fu trovata alcuna traccia di quelle fantomatiche armi.
    16 novembre 2023
  • L'Assemblea generale dell'ONU vota per la fine dell'embargo a Cuba
    Latina
    Una sola nazione si è astenuta: l'Ucraina

    L'Assemblea generale dell'ONU vota per la fine dell'embargo a Cuba

    Solo due nazioni hanno votato per mantenere l'embargo: Stati Uniti e Israele.
    L'embargo a Cuba è stato istituito dagli Stati Uniti nel 1960, in risposta alla rivoluzione cubana guidata da Fidel Castro. L'anno successivo la CIA organizzò anche un tentativo di invasione che però fallì.
    3 novembre 2023 - Redazione PeaceLink
  • "Decine di commando USA combattono in Israele"
    Palestina
    L'escalation preoccupa la comunità internazionale, si dimette dall'ONU Craig Mokhiber

    "Decine di commando USA combattono in Israele"

    Negli ultimi giorni gli Usa stanno partecipando sul campo alle operazioni di liberazione di 240 ostaggi catturati da Hamas e trattenuti a Gaza. Questa notizia segna un importante cambio nella posizione degli Stati Uniti, passando da spettatori e consulenti a partecipanti attivi nei combattimenti.
    2 novembre 2023 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)