“Day X”, il giorno fatidico per Assange, si avvicina

Incarcerare Julian per poter incarcerare qualsiasi giornalista

Stella Moris Assange, moglie di Julian, ha tenuto una affollatissima conferenza stampa ieri a Ginevra dove ha annunciato che la data del pronunciamento dell’Alta Corte è vicina. Nel gergo degli attivisti, quel giorno è “Day X” mentre il giorno dell’estradizione di Julian, subito dopo, è “Day Y”.
11 luglio 2023
Patrick Boylan

Julian Assange: The Last Chance Appeal -- Exceptional meeting with Stella Moris-Assange.  Per vedere il video, digitare  http://boylan.it/assange/7 .

Incarcerare Julian Assange rappresenta una licenza ad incarcerare qualsiasi giornalista, ha detto ieri Stella Moris Assange ad una sala affollata del Club Svizzera della Stampa a Ginevra. Secondo la moglie del giornalista australiano Julian Assange, tuttora incarcerato nel Regno Unito, viene usata la tecnica del bullismo per spaventare giornalisti ed editori ovunque nel mondo: colpirne uno per educarne 100.

E purtroppo, l’intimidazione sta già producendo i suoi effetti, ha aggiunto la trentanovenne avvocata e attivista per i diritti umani, nata e cresciuta in SudAfrica. Ci sarebbero giornalisti che le hanno detto di lavorare con la paura di essere “julian-assangiati”. E ci sarebbero quotidiani statunitensi che non fanno più giornalismo investigativo perché le fonti – le persone dentro il sistema che, in passato, rivelavano i misfatti di cui venivano a conoscenza – ora tacciono. Ma soprattutto, le avrebbe detto un editore, noi non siamo più disposti a pubblicare rivelazioni scottanti.

Ecco perché dobbiamo batterci per la libertà di Julian, ha aggiunto Stella: dalla sua libertà dipende la Libertà della stampa e la Libertà di espressione e il nostro Diritto di sapere. La moglie del cofondatore di WikiLeaks ha poi concluso il suo intervento come l’ha aperto, con un appello al paese ospite della conferenza, la Svizzera, affinché si schieri a favore della scarcerazione del marito.

Sono seguite molteplici domande dai giornalisti presente in sala e online.

Due in particolare, dal corrispondente di Pressenza, sono significative in questo momento cruciale in cui Assange potrebbe essere estradato negli Stati Uniti da un momento all’altro. Eccole:

  1. Signora Assange, gli attivisti che sostengono suo marito chiamano "giorno X" il giorno in cui l'Alta Corte britannica annuncerà se concederà un'ulteriore udienza a Julian. Se non lo farà, sparisce l'ultima possibilità per lui nel Regno Unito. Gli attivisti stanno quindi pianificando una manifestazione massiccia davanti all'Alta Corte il giorno “X” e intendono appendere nastri gialli “Free Assange” fuori dalle ambasciate in tutti i Paesi di tutto il mondo. Ma questo è solo il "giorno X": c'è anche il "giorno Y", ovvero il giorno in cui il furgone della polizia arriverà alla prigione di Belmarsh per portare Julian all'aeroporto. Cosa potranno fare gli attivisti per mostrare con forza la loro disapprovazione per quell'atto? Ha qualche suggerimento da dargli?

  2. La seconda domanda riguarda il futuro di Julian. È chiaro che gli Stati Uniti e il Regno Unito non vogliono permettere a Julian di essere libero perché non vogliono che ricominci a lavorare su WikiLeaks e faccia nuove rivelazioni. Esiste quindi una qualche soluzione di compromesso tra, da una parte, la libertà incondizionata, dall’altra parte, l’accettare di non far ripartire WikiLeaks? Per esempio, Julian accetterebbe di vivere in Australia, in una piccola località isolata con Lei e la famiglia – ma senza connessione a Internet, in modo da non poter più "fare danni" (dal punto di vista degli Stati Uniti e della Gran Bretagna)?

Per guadare il video dell’intera conferenza stampa, della durata di un’ora e 20 minuti, o alternativamente il video delle sole risposte di Stella alle due domande appena indicate (durata 7 minuti), cliccare sul link http://boylan.it/assange/7 .

La conferenze è stata svolta in lingua inglese ma troverete a quel link anche la trascrizione del video di 7 minuti e la relativa traduzione in italiano. Per ragguagli o commenti: info@boylan.it

Articoli correlati

  • Il caso Assange al bivio: cosa succederà ora?
    MediaWatch
    In attesa della prossima udienza il 20 maggio

    Il caso Assange al bivio: cosa succederà ora?

    Sembra un gesto sadico diretto contro Julian Assange, il giornalista ed editore australiano che gli Stati Uniti vogliono processare per aver rivelato documenti segretati.
    3 aprile 2024 - Patrick Boylan
  • A Perugia, ancora un premio di giornalismo conferito a Julian Assange
    MediaWatch
    Luci e ombre nel Capoluogo umbro

    A Perugia, ancora un premio di giornalismo conferito a Julian Assange

    Ma il Festival per il Giornalismo che si svolge nella stessa città continua a snobbarlo. Assange viene perseguitato dal Potere perché considerato reo di aver diffuso, nell’interesse pubblico, documenti segreti che rivelano gli illeciti commessi dai Governi.
    23 marzo 2024 - Patrick Boylan
  • Il dibattimento a Londra si chiude senza un verdetto
    Pace
    Estradizione di Assange

    Il dibattimento a Londra si chiude senza un verdetto

    Martedì e mercoledì il caso Assange si è arricchito di due nuove udienze, quelle alla High Court di Londra. C’era da capire se il fondatore di WikiLeaks possa appellarsi alla Supreme Court della capitale inglese per fermare la sua estradizione negli Stati Uniti
    29 febbraio 2024 - Moritz Müller
  • La posta in gioco nell’odierna udienza di Julian Assange
    Pace
    Day X è arrivato!

    La posta in gioco nell’odierna udienza di Julian Assange

    Centinaia di migliaia di attivisti, da ogni parte del globo, confluiranno su Londra domani, 20/2/24, per riempire la piazza davanti alle Royal Courts of Justice nei due giorni di udienza sul caso Assange. Più di 60 arriveranno dall’Italia.
    19 febbraio 2024 - Patrick Boylan
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)