Resoconto delle attività formative

Il corso di Intelligenza artificiale generativa per la pace

Nel 2024 PeaceLink e Pax Christi hanno svolto un'esperienza unica in Italia. E' stato infatti organizzato il primo incontro di formazione per attivisti introducendoli alle piattaforme di Intelligenza Artificiale. Il tutto in linea con l'invito di Papa Francesco ad orientare l'IA verso la pace.
Redazione PeaceLink

Il corso di formazione sull'Intelligenza Artificiale generativa per la pace è stata un'iniziativa di PeaceLink e Pax Christi che nel 2024 ha puntato a fornire competenze sull'uso dell'IA per la promozione della pace e del bene comune. Il corso è stato strutturato in quattro incontri, ognuno con un focus specifico, rivolti a volontari, operatori di pace, giornalisti ed educatori. E’ stato preceduto da un convegno a Gorizia (qui le slide di Alessandro Marescotti) e si è concluso con un quinto incontro di esposizione dell’esperienza di Albert, il bollettino pacifista generato con il supporto dell’Intelligenza artificiale generativa. Intelligenza artificiale per la pace

Ecco i principali temi trattati e le attività proposte durante il corso:

  • Introduzione all'IA generativa e al mediattivismo. Nel primo incontro è stato spiegato cos'è l'IA generativa, come funziona e come può essere utilizzata nel contesto del mediattivismo. Il mediattivismo è una forma di attivismo che sfrutta i media, in particolare quelli digitali, per promuovere cambiamenti sociali, politici o culturali. L'IA generativa può essere utile in questo contesto per creare contenuti persuasivi e informativi, tradurre testi e adattare messaggi a diversi pubblici.
  • Creazione di account e sperimentazione pratica. Nel secondo incontro i partecipanti hanno imparato a utilizzare diverse piattaforme di IA generativa come ChatGPT, Copilot e Gemini. Sono stati forniti link a risorse utili come Padlet e PeacePad per la scrittura collettiva e la condivisione di materiali. E' stato anche introdotto il concetto di Large Language Model (LLM), un modello di apprendimento automatico specializzato nella comprensione e generazione di testo naturale.
  • Progettazione di attività con l'IA generativa. Nel terzo incontro si sono esplorate le varie applicazioni dell'IA generativa per la creazione di contenuti orientati alla pace, come articoli, comunicati stampa, volantini e materiali didattici. Si è appreso come trasformare post sui social media in articoli per il web, con l'obiettivo di generare una maggiore visibilità e una memoria collettiva duratura.
  • Valutazione dei risultati e avvio comunità di pratica. Nel quarto incontro sono state presentate le tecniche di "prompt engineering" per guidare efficacemente i modelli di IA generativa verso obiettivi specifici. E' stata incoraggiata la creazione di una comunità di pratica per potenziare la comunicazione e l'informazione pacifista.
  • "Albert: il bollettino pacifista". Infine il quinto incontro (supplementare) ha illustrato "Albert", il bollettino pacifista creato con l'aiuto di ChatGPT e di altre piattaforme. Viene spiegato come l'IA generativa di testi può essere utilizzata per automatizzare la creazione di articoli chiari e leggibili rielaborando informazioni da varie fonti. L'”addestramento" della piattaforma - alimentata con materiali pacifisti - serve a mantenere un tono argomentativo e un lessico coerente con gli obiettivi. Vengono presentate anche nuove piattaforme come NotebookLM e Perplexity per migliorare ulteriormente il processo di produzione dei contenuti utili alle finalità del bollettino.

Il corso - per come è stato progettato e realizzato - ha mirato a rendere i partecipanti capaci di utilizzare l'IA generativa in modo consapevole ed efficace, verificando sempre i risultati.

Un aspetto importante del corso è l'attenzione al "prompt engineering", ovvero la tecnica di formulare domande efficaci ai modelli di IA generativa. Un buon prompt può guidare il modello nella direzione desiderata e aiutare a ottenere risultati coerenti e adatti al contesto.

L'obiettivo è stato quello di formare competenze digitali e di far sì che l'IA possa diventare un alleato nella elaborazione e rielaborazione di testi nell’ambito di un mediattivismo efficace, puntuale e tempestivo.




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