Disarmo

Il "Governo del cambiamento" non taglia gli F35

Nessuna diminuzione delle spese militari

Nella NADEF (nota di aggiornamento al documento di economia e finanza) non si fa cenno alla necessità della riduzione delle spese militari. In un primo momento era stato detto che il nuovo governo avrebbe tagliato gli F35. Ma non c'è stata alcuna sforbiciata: il programma militare va avanti.
14 ottobre 2018

F-35, governo contrario allo stop del programma

"Nella Nota di aggiornamento non si fa cenno alla necessità della riduzione delle spese militari e della cancellazione dei cacciabombardieri F35, limitandosi la Nota all’impegno per una “razionalizzazione della spesa”, espressione e impegno utilizzati anche dai governi precedenti quando la “razionalizzazione” portò poi invece ad un aumento della spesa. Preoccupa altresì il riferimento - espresso in altra sede – della ministra della Difesa a portare, come richiesto dalla Nato, al 2% del Pil la spesa militare, che comporterebbe una crescita di 10 miliardi delle spese per la Difesa".
F35 come ILVA: promesse tradite

"Presto vi dirò la soluzione che abbiamo individuato", ha detto la ministra della Difesa Elisabetta Trenta a proposito degli F35. Siamo ancora in attesa della magica soluzione. Vuoi vedere che puntano su uno sconto? Tre al prezzo di due. Come per l'ILVA: aumento a 8 milioni di tonnellate/anno con l'inquinamento di 6.

Questa è l'analisi della campagna Sbilanciamoci che fa il punto sulla politica economica del governo.

Nessuna riduzione delle spese per armamenti, dunque.

Va ricordato che il M5s aveva fatto del taglio dei cacciabombardieri F35 un obiettivo della sua azione politica quando era all'opposizione.

In un primo momento era stato detto che il nuovo governo avrebbe tagliato gli F35. Ma nulla dei precedenti impegni è stato toccato. A nulla vale un imbarazzante post della ministra della Difesa Elisabetta Trenta che promette di dare risposte senza specificare quali.

"Presto vi dirò la soluzione che abbiamo individuato", ha detto la ministra della Difesa Elisabetta Trenta. Siamo ancora in attesa della soluzione.

Ad oggi c'è una sola certezza, ed è la nota aggiuntiva del DEF che non cambia le spese militari per armamenti: nessuna diminuzione.

Il sottosegretario alla Difesa (Tofalo, M5S) ha dichiarato: "Sarebbe irresponsabile interrompere ora il programma F-35".

 

F35 e M5s

Articoli correlati

  • F35, l’esperienza amara della Svizzera e quella fantozziana dell’Italia
    Disarmo
    Queste vicende mettono in luce i problemi che hanno spinto la Spagna a rinunciare al caccia USA

    F35, l’esperienza amara della Svizzera e quella fantozziana dell’Italia

    Dopo l’acquisto di 36 aerei, gli svizzeri sono arrabbiati per i costi imprevisti e molto elevati, in particolare quelli legati alla manutenzione e alle spese operative a lungo termine. E l’Italia? Costi finali più che tripli rispetto al prezzo di listino ma subiamo in servile silenzio come Fantozzi
    7 agosto 2025 - Alessandro Marescotti
  • La Spagna rinuncia all'acquisto degli F-35 USA
    Disarmo
    Troppo alti i costi di manutenzione

    La Spagna rinuncia all'acquisto degli F-35 USA

    Politicamente, la decisione di Sanchez si inserisce in un contesto di crescenti tensioni con Trump, che aveva minacciato dazi commerciali per non aver incrementato la spesa militare a livelli richiesti dalla NATO. Madrid ha preferito mantenere una politica di spesa attenta al welfare interno.
    7 agosto 2025 - Redazione PeaceLink
  • La NATO vuole il 5%
    Editoriale
    Il vertice NATO dell’Aja punta al raddoppio delle spese militari

    La NATO vuole il 5%

    Già oggi la NATO nel suo insieme spende dieci volte più della Russia in ambito militare. E se si guarda alla sola Europa — somma dei bilanci militari dei Paesi dell’Unione Europea e del Regno Unito — la spesa militare europea è tre volte superiore a quella russa. Con il 5% supererebbe le sei volte.
    25 giugno 2025 - Alessandro Marescotti
  • Verso il vertice Nato: le voci che dicono no al riarmo europeo
    Pace
    Albert, bollettino pacifista settimanale dal 9 al 15 giugno 2025

    Verso il vertice Nato: le voci che dicono no al riarmo europeo

    Dal 24 al 25 giugno si terrà all’Aja il vertice Nato. In risposta, il movimento pacifista europeo alza la voce: basta riarmo, stop al genocidio, no all'escalation bellica di Israele
    15 giugno 2025 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.8.17 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)