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Ferriera: dai residenti una diffida alla Lucchini

Tenere alta l’attenzione sul problema Ferriera. Gli abitanti, riuniti l’altra sera in assemblea, chiedono anche all’Azienda sanitaria di estendere le analisi del sangue
27 febbraio 2008
Fonte: Il Piccolo di Trieste

Ferriera Lucchini È l’obiettivo dei residenti del rione di Servola che l’altra sera hanno partecipato numerosi all’assemblea pubblica organizzata dai comitati decisi a portare avanti la battaglia contro l’inquinamento prodotto dallo stabilimento siderurgico.

Al centro dell’incontro la comunicazione degli sviluppi dell’azione legale avviata nei confronti della proprietà. In questi giorni, è stato spiegato, partirà una diffida per richiamare la Lucchini spa all’obbligo di ridurre le emissioni inquinanti. Diffida che interesserà da vicino anche il sindaco, Roberto Dipiazza, invitato, in qualità di responsabile della salute dei cittadini, a vigilare sul rispetto delle norme ambientali. Una strategia che sta raccogliendo nuove adesioni tra i residenti. Sono saliti infatti a 160 i cittadini che hanno firmato il mandato all’avvocato Spazzali per portare avanti la battaglia legale a difesa degli interessi degli abitanti e del loro diritto alla salute.

Tra le azioni intraprese a livello giudiziario rientra anche un richiamo preciso all’Azienda Sanitaria. I comitati dei residenti chiedono alle autorità sanitarie cittadine di eseguire le analisi del sangue e delle urine degli abitanti del rione, non limitando però l’attività di monitoraggio ad un campione ristretto. I comitati, infatti, vorrebbero che i controlli sanitari venissero estesi a tutti i cittadini che hanno chiesto di sottoporsi ai test.

L’assemblea pubblica ha preso anche in considerazione la disponibilità a sostenere la battaglia contro l’inquinamento prodotto dalla Ferriera manifestata da alcune formazioni politiche. Quest’appoggio tuttavia, hanno evidenziato i relatori, dovrà essere soppesato attentamente, per evitare che l’argomento Ferriera finisca per essere strumentalizzato in chiave elettorale.

I promotori dell’incontro non escludono a breve altre iniziative di protesta per richiamare l’attenzione sull’argomento. Le modalità d’azione verranno definite a seconda delle risposte che arriveranno dai soggetti raggiunti dalle diffide e dai richiami formali. Tra questi, oltre all’azienda e al sindaco, anche Regione e Provincia.

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