Qualcosa di più di una catena umana
E ieri, durante l'incidente probatorio davanti al Giudice delle indagini preliminari - incentrato sulla perizia affidata ad un pool di chimici nell'ambito delle indagini a carico dei responsabili Ilva per disastro ambientale e altri reati - c'era veramente tanta gente. E tanti ragazzi, a testimoniare la volontà di una città di uscire da un incubo e di guardare a un futuro diverso.
Il 30 marzo ci sarà un'altra udienza. Il confronto questa volta riguarderà le perizie epidemiologiche.
Ecco l'invito di PeaceLink a stare insieme, simbolicamente, accanto al Tribunale e agli allevatori che hanno subito i danni più evidenti, a causa della diossina che ha contaminato il bestiame, e una rassegna stampa all'indomani dell'udienza, con delle belle immagini della folla che si era raccolta:
http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/35667.html
http://legamionicicontroinquinamento.wordpress.com/2012/02/18/processo-allilva-rassegna-stampa/
A Genova, i risultati di indagini analoghe condussero nel 2007 alla chiusura dell'impianto più inquinante in quella città (nel quartiere di Cornigliano). Ecco il video in cui viene demolito l'altoforno dell'Ilva, a Genova:
http://www.youtube.com/watch?v=kwLJg8Vq9uI
La popolazione di Taranto abita a poche centinaia di metri dalla cokeria, dove avviene la fusione di polvere di carbone e di ferro ad altissime temperature, e quasi accanto alle colline formate da quelle polveri e lasciate incredibilmente scoperte. Così come è incredibile che la cokeria demolita a Genova - Cornigliano (perché responsabile dell'aumento di morti e di gravissime patologie) sia stata invece mantenuta in questa città, dove si è aggiunta anche la produzione interrotta a Genova.
La popolazione ha attirato l'attenzione dei primi media e oggi quella dei giornalisti stranieri (davanti al Tribunale ieri c’era il giornalista britannico Bill Emmott, direttore dal 1993 al 2006 della rivista The Economist, che sta realizzando un documentario sull'Italia).
La popolazione pensa anche che è incredibile che impianti simili siano mantenuti vicino a qualsiasi altra città (come Trieste - Servola, ad esempio).
Ma i cittadini hanno fatto molta strada - spesso da soli - sanno lavorare insieme e sanno che il loro diritto alla salute e alla libertà di fronte al ricatto occupazionale deve essere difeso ricorrendo agli strumenti, alle idee e alle risorse migliori. E su questa strada, a dare una mano ci saranno anche i ragazzi che abbiamo visto ieri e gli amici che li accompagneranno le prossime volte....
Articoli correlati
- La sua sede era invia Diego Peluso 63 a Taranto
La sezione Togliatti del PCI negli anni Ottanta
L'obiettivo di fondo della sezione era quello di creare un ponte tra la politica e la cultura, favorendo il dibattito, la partecipazione attiva e la conoscenza dei problemi, soprattutto quelli complessi che emergono dalla questione ecologica e dall'interdipendenza a livello planetario.17 marzo 2023 - Alessandro Marescotti - E' stata molto attiva nell'UDI e nel PCI
Hilde Angelini
Ha dedicato gran parte della sua vita alla lotta per i diritti sociali e civili. La sua eredità di solidarietà e impegno politico rimane ancora oggi un esempio per la comunità di Taranto e non solo. Il suo nome è legato alla storia della città e alla lotta per la giustizia sociale.15 marzo 2023 - Mario Feroce - L’istituto dei risarcimenti punitivi come strumento di riequilibrio del sistema
Il caso ILVA e il riconoscimento dei diritti umani nella società globalizzata
Questa ricerca affronta l’istituto dei risarcimenti punitivi, di derivazione anglosassone, che si caratterizzano per una particolare funzione sanzionatoria e deterrente, diversa da quella tipica della classica responsabilità civile, la quale ha invece funzione riparatoria.15 marzo 2023 - Federica Sansone - Venne fondato nel 1974 nella biblioteca valdese
Il Comitato Unitario del Liceo Scientifico Battaglini di Taranto
In una scuola fortemente permeata dal paternalismo e dall'autoritarismo, alcuni studenti formarono il "comitato unitario", un organismo democratico che sfruttava i decreti delegati e le assemblee per portare una ventata di rinnovamento culturale e di contestazione giovanile.9 marzo 2023 - Alessandro Marescotti
Sociale.network