Ferriera: i campioni inviati ad un laboratorio di Brescia
Secondo gli operatori dell'Azienda ci vorrà almeno un mese per avere un risultato su queste analisi. E questo perché le provette con i liquidi biologici dovranno essere inviate a un laboratorio specializzato di Brescia che l'Azienda sanitaria triestina ha prescelto, in quanto si tratta del laboratorio specializzato al massimo grado a livello nazionale per esami clinici di questo genere. Una particolarità: nella scelta delle persone sottoposte al controllo si è tenuto conto dei fattori che «potrebbero - ha spiegato l’Azienda sanitaria in una recente nota tecnica - confondere i risultati dell’indagine»: «I metaboliti degli idrocarburi policiclici aromatici (Ipa) e in particolare l’idrossipirene, possono infatti variare notevolmente in funzione delle abitudini di vita tra le quali il fumo di sigaretta e il tipo di alimentazione».
Parallelamente verrà testato anche un campione di popolazione con le medesime caratteristiche ma che abita in aree della provincia in cui non c’è evidenza di inquinamento. Dal confronto uscirà una fotografia della situazione.
Dopo questa prima fase di accertamenti l'Azienda sanitaria valuterà la possibilità di impostare ulteriori studi mirati. È questa la procedura decisa anche a fronte delle sollecitazioni dei residenti che si erano appellati anche all’Azienda ospedaliera e avevano cominciato a bussare singolarmente alle porte dei medici di famiglia.
La decisione dunque, parte dal basso, dall’iniziativa di un gruppo di abitanti del quartiere.
«L’Azienda sanitaria – ha precisato una nota emessa di recente dall’Azienda stessa - ha deciso di accogliere in buona misura questa istanza pur non essendo ancora in possesso dei risultati dell’indagine sui lavoratori, che meglio avrebbe indirizzato l’azione verso i cittadini».
L’intenzione iniziale era infatti quella di soppesare dapprima i risultati sulle analisi svolte alla Ferriera nel quartiere di Servola e di conseguenza decidere se avviare o meno l’azione pubblica verso il quartiere.
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