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Nasce il fronte benzo(a)pirene: cittadini, associazioni, esperti e parlamentari

PeaceLink esprime una valutazione dell’audizione a Montecitorio sull’inquinamento da benzo(a)pirene, inquinante cancerogeno che minaccia la salute delle città italiane
17 novembre 2010
Associazione PeaceLink

Alessandro Marescotti (presidente di PeaceLink), Gianluidi De Gennaro (chimico, Univ. Bari), Lidia Giannotti (PeaceLink, responsabile settore giuridico), Annamaria Moschetti (pediatra, ACP), Angelo Bonelli (presidente dei Verdi)

Nasce il fronte benzo(a)pirene: cittadini, esperti e parlamentari si alleano per cambiare una norma assurda che consente di inquinare impunemente fino al 2013. Ci riferiamo ad una norma indifendibile contenuta nel decreto legislativo 155/2010, rispetto alla quale sta crescendo l’indignazione e la mobilitazione dei cittadini.

Alle ore 9.30 si è tenuta l’audizione di PeaceLink presso la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati. Hanno relazionato Alessandro Marescotti (presidente PeaceLink), Lidia Giannotti (curatrice del dossier di PeaceLink sul benzo(a)pirene) e Annamaria Moschetti (pediatra).
All’audizione hanno partecipato tredici deputati: Angelo Alessandri, Chiara Braga, Alessandro Bratti, Guido Dussin, Raffaella Mariani, Carmen Motta, Sergio Michele Piffari, Ermete Realacci, Renato Walter Togni, Roberto Tortoli, Sandra Zampa, Elisabetta Zamparutti, Fierfelice Zazzera.
Ai deputati è stato distribuito e illustrato il “Dossier benzo(a)pirene” di PeaceLink (che si può scaricare da www.peacelink.it).

Alessandro Marescotti ha proiettato alcune slides che sintetizzano le ragioni della campagna benzo(a)pirene. Ha sottolineato i rischi sanitari di questa sostanza cancerogena che in alcune città è attribuibile prevalentemente al traffico e in altre alle emissioni di alcune industrie inquinanti.

Lidia Giannotti ha evidenziato i passi indietro compiuti a causa di una norma inserita nel decreto legislativo 155/2010 che è passata inosservata, con la quale è stato rimosso il “tetto massimo” di 1 nanogrammo di benzo(a)pirene per metro cubo di aria. In caso di superamento, la disciplina precedente prevedeva piani e interventi immediati da parte delle Regioni. Tutto questo in Italia era già stabilito fin dal 1999.

Annamaria Moschetti ha esposto le ragioni per cui i pediatri, attraverso le loro associazioni nazionali, hanno chiesto ai parlamentari il ripristino del “tetto” per il benzo(a)pirene. Si è soffermata sul rischio di trasmissione transplacentare di questo cancerogeno, dalla madre al feto. Cancerogeno: questo è il simbolo associato a sostanze che, come la diossina, sono sicuramente cancerogene per l'uomo

L’audizione di PeaceLink è stata un’occasione per suscitare delle prese di posizione significative. Nei giorni scorsi infatti contro il decreto 155/2010 - che ha dato “licenza di inquinare” fino al 2013 per il benzo(a)pirene – hanno preso posizione:

- la Società Chimica Italiana
- la IAS (la Società Italiana Aerosol) che raggruppa scienziati ed esperti degli inquinanti aereodispersi
- l’Associazione Culturale Pediatri
- Federazione italiana Medici Pediatri
- la Società Italiana di Pediatria
- i Medici per l’Ambiente (ISDE)

Anche Legambiente e CGIL avevano già espresso un giudizio negativo sul decreto legislativo 155/2010.

La conferenza stampa
La conferenza stampa nella Sala Stampa di Montecitorio è stata aperta dall'on. Elisabetta Zamparutti che ha sottolineato l'importanza dell'informazione, specificando come ai sensi della Convenzione di Aarhus e del Codice dell'Informazione digitale i cittadini hanno diritto di accedere alle informazioni sull'inquinamento richiedere per e-mail i dati delle analisi sul benzo(a)pirene delle proprie città. Ha inoltre detto che si impegnerà perché venga posta ai voti la sua risoluzione che impegna il governo a modificare il decreto legislativo 155/2010. "Se sarà necessario - ha aggiunto - presenteremo un progetto di legge ad hoc per riportare in vita le norme che il decreto legislativo ha abrogato, con grave danno per la salute dei cittadini".
L'on. Zamparutti ha informato che la registrazione della conferenza stampa sarà disponibile online come file sonoro sul sito di Radio Radicale www.radioradicale.it

Alle ore 16 si è tenuta una conferenza stampa nella Sala Stampa di Montecitorio in cui sono state esposte le valutazioni sull’audizione e sulle strategie da portare avanti per ottenere una modifica al decreto legislativo 155/2010. Vi ha partecipato, con una specifica relazione, anche il dott. Gianluigi De Gennaro, in rappresentanza della Società Chimica Italiana e della IAS che studia gli inquinanti dispersi nell’aria. De Gennaro ha parlato di “passo indietro” della normativa italiana con il decreto legislativo 155/2010. Nella conferenza stampa sono intervenuti l’on. Maurizio Turco e Angelo Bonelli, Presidente della Federazione Nazionale dei Verdi. Erano presenti anche gli on. Zamparutti e Zazzera. Abbiamo sottolineato il ruolo indispensabile di Altamarea, il coordinamento tarantino contro l’inquinamento, nel lanciare immediatamente l’allarme benzo(a)pirene e la “manomissione” delle norme nazionali.

Valutiamo positivamente questo movimento che congiunge cittadini, esperti e i parlamentari più sensibili. Fra questi va annoverato l’impegno dell’on. Zamparutti e dell’on. Bratti che hanno presentato delle risoluzioni, nonché dell’on. Zampa - che porterà il problema nella Commissione Infanzia – e dell’on. Zazzera che ha sostenuto fin dall’inizio la campagna benzo(a)pirene di PeaceLink.

I parlamentari, nonostante le incombenze legate all’esame della Legge Finanziaria, sono intervenuti esprimendo apprezzamento per i contributi forniti da PeaceLink.

E’ importante battersi per il ripristino di norme più severe per combattere l’inquinamento cancerogeno da benzo(a)pirene. Con l’audizione si è creato finalmente un canale di comunicazione stabile fra mobilitazione dei cittadini e parlamentari. Adesso occorrerà far votare una risoluzione che impegni il governo a cambiare il decreto legislativo 155/2010 rendendo operativo da subito il divieto di superamento del valore di 1 nanogrammo di benzo(a)pirene a metro cubo.
Inoltre la Commissione Ambiente verrà sollecitata a fare una mappa di tutte le città in cui si rischia lo “sforamento” per il benzo(a)pirene.

Non tutti i cittadini di altre regioni sono informati su questo rischio sanitario. Solo una campagna nazionale, estesa e ramificata, potrà darci la forza e l’autorevolezza per cambiare questa legge scandalosa che permette agli inquinatori di violare i diritti fondamentali dei cittadini alla vita e alla salute.

ASSOCIAZIONE PEACELINK

Comunicato inviato da
Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink
Cell. 3471463719
www.peacelink.it

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