Le osservazioni di Peacelink al Piano di Emergenza Esterno dell'ILVA
Inoltre il documento proposto dalla Prefettura non tiene in alcun conto alcune osservazioni già presentate per l'analogo documento dell'ENI.
La Prefettura di Taranto, così come fatto pochi mesi prima per l'ENI, ha avviato una fase di coinvolgimento della cittadinanza nell'elaborazione del Piano di Emergenza Esterno dello stabilimento ILVA di Taranto.
Una bozza è stata elaborata sulla base delle dichiarazioni dei tecnici dello stabilimento e resa pubblica sul sito della Prefettura per un mese.
Peacelink ha provato a dare il suo contributo a questa fase presentando le sue osservazioni alla bozza, che potrete trovare in allegato a questa pagina.
In sintesi:
- Tutti gli scenari incidentali nella bozza di PEE sembrano disegnare una separazione netta tra quanto può avvenire all'interno dello stabilimento e le possibili conseguenze esterne. All'interno il rischio è riconosciuto come mortale per gli operai in caso di incendio dei gas infiammabili presenti in gran quantità e dovunque; all'esterno invece - secondo la bozza di PEE - gli stessi micidiali incendi non potrebbero mai dare luogo neanche a una nube tossica capace di varcare i confini dello stabilimento; nulla di pericoloso potrebbe mai accadere. Confortante ma strano.
- Non è previsto alcun possibile sversamento di liquidi tossici a mare o in falda, nè di materiali tossici polverizzati in aria, nè sono previsti scenari incidentali al porto.
- Non è previsto lo scenario di incidente a catena, originabile da un incidente all'adiacente ENI.
- Manca del tutto una analisi storica delle situazioni incidentali che si sono verificate o a cui ci si è avvicinati negli anni. Questa mancanza rende impossibile capire a chiunque (tranne ai tecnici ed operai ILVA) l'attendibilità della bozza di PEE. Ci si sarebbe attesi ad esempio una analisi allegata dei danni ricevuti agli impianti e all'ambiente circostante nell'evento incidentale della tromba d'aria del 28 Novembre 2012 che colpì direttamente lo stabilimento, come esempio sicuramente significativo di situazione estrema.
- Sembra labile il raccordo tra il Piano di Emergenza Esterno e quello Interno.
- Non è illustrato in modo chiaro come i cittadini, che ne abbiano necessità o impulso, possano raccordarsi alla Protezione Civile in situazione di emergenza (è poco chiaro "chi fa cosa").
Alcune imprecisioni:
- il quartiere dista 120 m e non 400 m dallo stabilimento;
- sembrano errati i dati di tossicità nelle schede di classificazione del rischio dei gas AFO, COKE e OG.
Le cartografie mostrate sembrano insufficienti:
- sia quanto alla localizzazione dei punti a rischio (tubazioni, serbatoi, gasometri): sono presenti solo gli inviluppi delle zone passibili di incendio;
- sia quanto alla viabilità e i punti di raccolta in caso di incidente rilevante;
- sia quanto alla localizzazione dei dispositivi antincendio.
Peacelink ha inoltre come in passato sollecitato l'organizzazione di esercitazioni realistiche di incidente con la popolazione e gli operatori.
http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/a/37788.html
Allegati alle Osservazioni al Piano di Emergenza Esterno ENI
Taranto
http://www.tarantosociale.org/tarantosociale/docs/4297.pdf
Allegati
Osservazioni al PEE ILVA
Fabio Petrosillo, Luciano Manna e Fulvia Gravame463 Kb - Formato pdf
Articoli correlati
- Il caso dell'acciaieria della città inglese di Scunthorpe
Sulla decarbonizzazione del ciclo siderurgico
A Taranto sembra prevalere la tattica di rinviare il passaggio all’acciaio “verde” ad un lontano futuro, magari responsabilità di altri affidando alla vigente autorizzazione integrata ambientale dello stabilimento ILVA il proseguimento di un’attività siderurgica svantaggiosa, inquinante e funesta.12 settembre 2025 - Roberto Giua - Al Sindaco di Taranto Piero Bitetti
Richiesta di riattivazione ed estensione dell’Osservatorio Ambientale del Comune di Taranto
L’Osservatorio era nato con l’obiettivo di rendere pubblici e facilmente accessibili tutti i dati, le relazioni, i documenti e i provvedimenti inerenti le questioni ambientali e sanitarie di competenza o nella disponibilità del Comune di Taranto.Alessandro Marescotti - Assemblea dei movimenti per la giustizia ambientale e sociale verso la Cop30 di Belém
Lottiamo assieme contro il Carbon Mortality Cost
Questa è la relazione letta a nome di PeaceLink all'incontro "Le armi o la vita" che si svolto a Roma. Al centro della relazione c'è il Carbon Mortality Cost della produzione siderurgica.8 settembre 2025 - Alessandro Marescotti - Glossario dell'Autorizzazione Integrata Ambientale
Guida all'AIA 2025 per lo stabilimento siderurgico ILVA di Taranto
Si riporta il Parere Istruttorio Conclusivo con le 472 prescrizioni, il Piano di Monitoraggio e Controllo, il Decreto Ministeriale AIA e la proposta di Valutazione di Impatto Sanitario presentata da Acciaierie d'Italia. L’Autorizzazione Integrata Ambientale vale 12 anni a partire dal 12 luglio 2025.7 settembre 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network