Abitare in strade trafficate aumenta il rischio di demenza
Siamo a conoscenza già da molti anni della relazione esistente tra agenti inquinanti, in particolare derivati della combustione, e ridotte capacità cognitive, perché è stata dimostrata in diversi studi scientifici. L’articolo recentemente pubblicato su Lancet, una delle più prestigiose riviste scientifiche internazionali, desta tuttavia preoccupazioni ancora maggiori.
Questo studio osservazionale canadese, basato su un campione di popolazione enorme (oltre sei milioni di persone considerate), dimostra come ci sia una relazione, statisticamente significativa, tra la distanza della propria abitazione da una strada ad alto scorrimento e la possibilità di sviluppare demenza. Quest’ultima è una malattia neurodegenerativa, caratterizzata dal progressivo e irreversibile peggioramento delle funzioni cognitive e causa la perdita di memoria, disturbi dell’ideazione e della comprensione, disturbi della parola, incapacità di eseguire movimenti coordinati, alterazioni dell’umore. In particolare abitando a meno di cinquanta metri da una grande strada trafficata il rischio di sviluppare demenza risulta aumentato del 7-12% ( rischio che si riduce con l’aumentare della distanza tra abitazione e strada ad alto scorrimento). Questo dato è stato confermato anche dopo aver eseguito una correzione indiretta di alcuni fattori confondenti come il fumo, la scolarità, il BMI e l’attività fisica.
Le cause, tuttavia, risultano ancora sconosciute ma i dati derivanti da sperimentazione animale e dai riscontri autoptici hanno dimostrato come i derivati della combustione generino un’infiammazione a livello del cervello che favorisce la formazione di depositi di amiloide e “cicatrici” che in definitiva conducono alla demenza. Dallo studio è anche emerso che l’esposizione a polveri sottili PM2.5 e biossido di azoto è correlato ad una maggiore incidenza di demenza, ma la relazione più importante rimane quella con la vicinanza ad una strada trafficata. Probabilmente oltre al ruolo fondamentale costituito da questi due noti inquinanti va considerato anche il contributo di altri agenti inquinanti non considerati o sconosciuti e di altri fattori caratteristici delle abitazioni in prossimità di strade ad alto scorrimento come l’esposizione continua al rumore, il sonno disturbato, la ridotta possibilità di fare attività fisica.
Hong Chen, PhD et al. Living near major roads and the incidence of dementia, Parkinson's disease, and multiple sclerosis: a population-based cohort study, Lancet, January 4, 2017, http://dx.doi.org/10.1016/S0140-6736(16)32399-6
Wellenius GA, Boyle LD, Coull BA, et al. Residential proximity tonearest major roadway and cognitive function in community-dwelling seniors: results from the MOBILIZE Boston Study. J Am Geriatr Soc 2012; 60: 2075–80.
Calderon-Garciduenas L, Solt AC, Henriquez-Roldan C, et al. Long-term air pollution exposure is associated withneuroinfl ammation, an altered innate immune response, disruption of the blood-brain barrier, ultrafi ne particulate deposition, andaccumulation of amyloid beta-42 and alpha-synuclein in childrenand young adults. Toxicol Pathol 2008; 36: 289–310.
Allegati
Lo studio in inglese
568 Kb - Formato pdfLiving near major roads and the incidence of dementia, Parkinson’s disease, and multiple sclerosis: a population-based cohort studySmog e demenza
Mario Giannotti Santoro17 Kb - Formato docx
Articoli correlati
- Riportiamo una notizia che ha sconvolto la città
Taranto: un’altra giovane vita spezzata. Aveva solo 5 anni
Tra Covid-19 e neoplasie è una bella lotta a Taranto ma a rimetterci sono i più fragili, i bambini. Ha scritto una tarantina: "La Salute prima di tutto, ma non a Taranto!! Taranto grida e le istituzioni nazionali non ascoltano".8 gennaio 2021 - Fulvia Gravame - La lunga vita dei rifiuti di platica
Flacone vecchio di 50 anni ritrovato nelle acque del porto di Ancona
«Ritrovare un oggetto come questo può sembrare assurdo, ma va considerata la particolare durabilità della plastica perché un prodotto di questo genere può resistere 400-500 anni in mare».7 gennaio 2021 - Maria Pastore - Sulla mancanza di acqua potabile in Kenya
Di gratis c'è solo acqua sporca
Oggi il lago Vittoria è una torbida brodaglia. In Kenya chi ha bisogno di acqua pulita, è costretto a depurarla o ad acquistarla. Soltanto in pochi possono pagarla3 ottobre 2020 - Ilona Eveleens - Perdiamo una delle sue persone più buone che ci ha accompagnato in questi anni
Sandro ci mancherai
Sorridente e scoppiettante come pochi, sapeva rendere colorate e leggere le manifestazioni che facevamo assieme per combattere l'inquinamento a Taranto8 ottobre 2020 - Alessandro Marescotti
Sociale.network