L'acciaieria ArcelorMittal a Gent inquina come l'Ilva di Taranto
I recenti proclami di propaganda positiva per l'interessamento di ArcelorMittal alla gestione dell'Ilva di Taranto devono fare i conti con i dati dichiarati dagli stessi gestori degli impianti e pubblicati sul registro europeo E-PRTR. Non conosciamo ancora il piano che l'eventuale acquirente vuole adottare per il siderurgico tarantino ma conosciamo le sue emissioni che "parlano" chiaramente e meglio di qualsiasi altre promesse dichiarate su piani ambientali "green" solo sulla carta o nelle dichiarazioni alla stampa che avrebbero l'unico intento di rassicurare l'opinione pubblica.
Queste le emissioni dello stabilimento di ArcelorMittal nella città belga di Gent (Gand) riferiti all'anno 2014, il più recente disponibile sul sito del registro europeo.
Biossido di carbonio (Anidride carbonicaCO2) 3690000 ton, Cadmio (Cd) 114 kg, Cromo (Cr) 345 kg, Rame (Cu) 581 kg, Nichel (Ni) 319 kg, Piombo (Pb) 10.8 ton, Zinco (Zn) 5.42 ton, particolato PM10 1020 ton, Monossido di Carbonio (CO) 122000 ton, Composti Organici Volatili (VOC) 1440 ton, Ossido d'Azoto (NOx/NO2) 5410 ton, Ossido di Zolfo (SOx/SO2) 5460 ton, Benzene 10.9 ton, Naftalene 907 kg.
E' interessante accostare i numeri di queste emissioni a quello dello stabilimento Ilva di Taranto, infatti in alcuni casi l'acciaieria di ArcelorMittal emette più inquinanti dell'Ilva se prendiamo in considerazione il PM10: Ilva per il 2014 dichiara 217 tonnellate contro le 1020 di ArcelorMittal. Più o meno le stesse quantità per gli inquinanti Ossido d'Azoto (NOx/NO2) e Ossido di Zolfo (SOx/SO2): Ilva sempre per lo stesso anno dichiara rispettivamente 5700 e 4420 tonnellate, 5410 e 5460 per ArcelorMittal. Per il Monossido di Carbonio (CO) Ilva dichiara 104000 tonnellate contro le 122000 di ArcelorMittal. O ancora per il Benzene dove Ilva dichiara 3.78 tonnellate mentre l'acciaieria belga ne dichiara 10.9.
Per gli altri inquinanti è invece lo stabilimento Ilva di Taranto ad emettere più inquinanti, o in altri casi nella stessa misura dell'acciaieria di Gent, ma questa non è una gara a chi inquina meno (o di più), non si gioca sulla pelle di chi oggi di fronte a "malattie e morte" certificate dagli studi epidemiologici viene invitato ad accontentarsi dell'ennesimo proclamo di propaganda affinchè si prenda tempo su un evidente fallimento politico: quello messo in atto dai nostri ultimi governi per mezzo di una decina di decreti che hanno violato le più elementari norme ambientali.
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