"Taranto non si arrende"
Ex Ilva: presidio associazioni Taranto in piazza a Roma (2)
Pubblicato: 12/05/2021 11:19
(AGI) - Taranto, 12 mag. - “Siamo qui oggi e domani in attesa della sentenza del Consiglio di Stato che speriamo sia positiva per Taranto, ne abbiamo grande bisogno per chiudere quella fabbrica. Invitiamo tutti i fuori sede e i tarantini che risiedono a Roma a venire qui” ha detto un manifestante. “Siamo a Roma - ha aggiunto un altro manifestante - per portare la voce di Taranto e dei tarantini, visto che non è ascoltata al contrario di quella di Genova e Trieste, dove invece le acciaierie sono state chiuse”. “Anche se la sentenza del Consiglio di Stato non dovesse essere favorevole, non ci fermeremo, continueremo a lottare” aggiunge Massimo Castellana dell’associazione “Genitori Tarantini”.
In piazza San Silvestro, dove c’è un sottofondo musicale costante diffuso da casse acustiche, sono stati posizionati diversi striscioni tra cui “A Taranto figli di un dio minore, ridateci dignità e onore”, “I bambini di Taranto vogliono vivere”. E c’è chi issa un cartello con la foto di bambini deceduti contrassegnati dalla scritta “Io dovevo vivere”. La sentenza del Tar Lecce, che ha confermato una ordinanza del sindaco di Taranto di febbraio 2020, è del 13 febbraio scorso. Su ricorso di ArcelorMittal Italia, il Consiglio di Stato l’ha sospesa a marzo scorso in attesa dell’udienza di merito del 13 maggio. Contro la sentenza, si sono costituiti in appello ArcelorMittal Italia, Invitalia, nuovo partner pubblico della società siderurgica, Ilva in amministrazione straordinaria, proprietaria degli impianti siderurgici, e ministero della Transizione ecologica (ex Ambiente). Chiedono infine il mantenimento della sentenza del Tar Lecce, Comune di Taranto, Regione Puglia e Codacons. (AGI)
TA1/MRG
Ex Ilva: presidio associazioni Taranto in piazza a Roma
Pubblicato: 12/05/2021 11:19
(AGI) - Taranto, 12 mag. - A Roma questa mattina, in piazza San Silvestro, il primo dei due sit in indetti dall’associazione “Genitori Tarantini” e da altri movimenti ambientalisti in vista dell’udienza di domani del Consiglio di Stato chiamato a decidere se confermare o annullare la sentenza del Tar Lecce che a febbraio scorso ha ordinato lo spegnimento in 60 giorni degli impianti dell’area a caldo del siderurgico ex Ilva di Taranto perchè ritenuti inquinanti. Il sit in di oggi, che vede presenti una quarantina di persone, si terrà sino alle 13.30. Attesi anche alcuni protagonisti della fiction “Svegliati amore mio” andata in onda di recente su Canale 5 dove, pur senza riferimenti diretti a Taranto, si parla di un’acciaieria vicina ad una città che inquina e di una bambina che si ammala di leucemia a causa delle emissioni. Il sit in di domani si terrà invece in piazza Montecitorio. Sul selciato della piazza sono state poste diverse croci bianche per simboleggiare le vittime - soprattutto i bambini - dell’inquinamento a Taranto. Le stesse croci bianche sono state poi issate dai manifestanti. (AGI)
TA1/MRG
Rassegna stampa
RAINEWS - Ex Ilva. Sit in cittadini a Roma: "Stop fonti inquinanti". Mamme: "Bambini hanno diritto a futuro"
VIDEO - Le immagini di oggi
SOCIAL - La pagina Facebook del Comitato che ha organizzato la manifestazione
Articoli correlati
- Incidente del 7 maggio all'ILVA
PeaceLink: "Sostegno a magistratura Taranto, ha agito con tempestività e trasparenza"
"La chiarezza e la fermezza con cui la Procura ha risposto alle accuse dell'azienda e del ministro Adolfo Urso dimostrano ancora una volta la professionalità e il senso di responsabilità che animano l'operato dei magistrati"Adnkronos - Coincidenze singolari
Taranto condannata alle malattie dall’AIA del governo. Oggi un altro incidente
Il ministro dell'ambiente Pichetto Fratin è stato in città proprio mentre si verificava l'incidente all'AFO 1 inaugurato il 15 ottobre 2024 dal ministro Urso.7 maggio 2025 - L'ISS ha sollevato puntuali obiezioni sulla metodologia adottata per la VIS
E’ stato sottostimato l’impatto sanitario dell'ILVA
Acciaierie d'Italia aveva commissionato uno studio per valutare l'impatto sanitario in uno scenario di 6 e di 8 milioni di tonnellate di acciaio annue sostenendo che grazie all'adozione delle migliori tecnologie le emissioni "post operam" sarebbero rientrate sotto la soglia di rischio.28 febbraio 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network