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Il Ministro dell'Ambiente è d'accordo sul raddoppio della produzione?

Interrogazione parlamentare sulla richiesta di rinnovo dell'AIA ILVA Taranto

Angelo Bonelli ha chiesto al Ministro dell'Ambiente se non ritenga di adottare le iniziative di competenza volte a disporre la sospensione del rinnovo dell'AIA che prevede il raddoppio della produzione di acciaio e la triplicazione di quella del carbon coke, altamente inquinante.
24 maggio 2023

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00895 presentata da Angelo BONELLI 
Martedì 23 maggio 2023, seduta n. 107
Al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. — Per sapere – premesso che:

il 22 febbraio 2023 Acciaierie d'Italia s.p.a. ha presentato al Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica (Mase) Ilva, camino E-312

istanza di riesame con valenza di rinnovo dell'Aia n. DVA-DEC-2011-450 del 4 agosto 2011 n. DVA-DEC-2012-547 del 26 ottobre 2012, decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 14 marzo 2014 e decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 settembre 2017, relativa alle attività dello stabilimento siderurgico di interesse strategico nazionale Acciaierie d'Italia s.p.a. (ex ILVA), in scadenza il prossimo 23 agosto 2023;

con nota del 15 marzo 2023 lo stesso Mase chiedeva ad Acciaierie d'Italia s.p.a. di perfezionare l'istanza di riesame, corredandola dei dati e di tutta la documentazione conforme alla normativa in materia, motivando e circoscrivendo le esigenze di riservatezza per le quali numerosi allegati all'istanza sono stati esclusi ai fini dell'accessibilità al pubblico;

in nessuna delle precedenti procedure di Aia sono stati sottratti all'accessibilità pubblica documenti per presunte esigenze di riservatezza;

il gestore dello stabilimento siderurgico intenderebbe elevare gli attuali livelli produttivi, passando dall'attuale livello inferiore ai 4 milioni di tonnellate annue, agli oltre 8 milioni e per quanto riguarda la produzione di carbon coke, alla sostanziale triplicazione rispetto alla produzione del 2021, mantenendo la stessa tecnologia a ciclo integrato che prevede l'utilizzo del carbone, mediante la riattivazione dell'altoforno 5 (AFO/5) attualmente non in esercizio e delle batterie di forni 3, 4,10 e 11 attualmente ferme;

la Valutazione del danno sanitario (VDS) e la Valutazione integrata di impatto sanitario e ambientale (VIIAS) portano a Il 28 giugno 2012 Angelo Bonelli parteciò a un'iniziativa degli ambientalisti per raccogliere acqua davanti agli scarichi dell'ILVA di Taranto.

valutazioni predittive di rischio sanitario «inaccettabile» nel quartiere Tamburi, stanti gli attuali livelli produttivi dello stabilimento –:

a seguito del verificarsi di ulteriori registrazioni dei livelli di concentrazione di benzene nell’ area di Taranto superiori alla soglia oraria di 27 microgrammi/metrocubo, con Ordinanza urgente e contingibile n. 9 del 22 maggio 2023 il Sindaco di Taranto ha ordinato, qualora non siano state trovate soluzioni efficaci, ovvero il trend manifesti una persistenza nell’aumento dei livelli di concentrazione di benzene, di avviare o portare a completamento le procedure di sospensione/fermata delle attività dell’area a caldo deli’ installazione, in particolare degli altoforni, della cokeria, dell’agglomerazione e delle acciaierie, nei tempi tecnici necessari a garantire la sicurezza;

il 7 dicembre 2022 il Ministro interrogato dichiarava in Commissione al Senato: «La transizione ecologica del siderurgico verso la progressiva decarbonizzazione del processo produttivo, mediante il graduale utilizzo dell'idrogeno (in sostituzione del carbon fossile) e la realizzazione di un forno elettrico, inserita anche nel Pnrr, sarà graduale e richiede tempi lunghi»;

Angelo Bonelli chiede al Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica in particolare: 

se il Ministro non intenda adottare le iniziative di competenza volte a disporre la sospensione del rinnovo dell'Aia, che prevede tra l'altro la previsione della messa in esercizio dell'altoforno 5 e delle batterie di forni, portando al sostanziale raddoppio degli attuali livelli produttivi nello stabilimento di Taranto e del relativo incremento degli inquinanti, fino a che non sia resa pubblica una nuova valutazione predittiva del danno sanitario relativa ai nuovi livelli produttivi dello stabilimento, con valutazione di rischio sanitario accettabile."

In allegato la risposta fornita dal Sottosegretario:

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