"Sviluppo sostenibile. Origini, teoria e pratica"
In ogni consesso, dibattito, seminario, a qualsiasi livello e su qualsiasi argomento, sono tutti fautori dello sviluppo sostenibile, in qualche caso con toni evocativo-simbolici, talvolta addirittura con un senso di religiosità taumaturgica, quasi sempre con libere interpretazioni calibrate su specifiche convenienze e necessità.
Con questo manuale, Francesco La Camera [che era direttore generale del ministero dell’ambiente, poi epurato dal ministro di An, Matteoli] ne chiarisce il significato e, soprattutto, le implicazioni, con l’intento di fornire un contributo concreto alla scienza della sostenibilità.
Scritto con stile essenziale e senza concessioni retoriche, è un testo completo e aggiornato, ricco di dati e di elementi di valutazione, ove innanzitutto si ripercorrono le tappe internazionali della sostenibilità: Stoccolma, Rio, Johannesburg [1972-2002].
Interessante è l’approfondimento sulla preparazione e sugli esiti di Johannesburg 2002, con il resoconto delle originarie posizioni negoziali, utili per comprendere appieno anche il significato degli accordi finali raggiunti, comunque fin dall’inizio espressione della stagione di incertezza e ambiguità in cui versa la sostenibilità: si affrontano qui i temi delle risorse finanziarie globali destinate allo sviluppo, anche alla luce degli esiti di Monterrey e Doha, oltre a delinearsi un quadro dettagliato delle diverse governance attuate dalle istituzioni internazionali [Banca mondiale, Wto, Fondo monetario internazionale].
Si ripercorre quindi l’evoluzione della sostenibilità nelle politiche dell’Unione europea, di cui si traccia, con dovizia di dati, il percorso compiuto, assai più interessante per le proposte presentate sui tavoli internazionali che nelle concrete scelte strutturali di politica interna.
Infine, il quadro viene completato con una panoramica sul nostro Paese, che evidenzia la fase di brutale arresto in cui versa l’Italia nelle politiche della sostenibilità dopo le iniziative avviate nell’ultimo quinquennio dello scorso secolo.
Il manuale viene arricchito da due approfondimenti in forma di appendici: la prima affronta le metodologie di valutazione e gli indicatori, evidenziando l’inadeguatezza del Prodotto interno lordo [Pil] per le finalità economiche, sociali e ambientali della sostenibilità: si esamina la congruenza dei principali indici aggregati, alternativi al Pil, per poi avanzare una nuova proposta fondata su test di sostenibilità.
La seconda appendice traccia un quadro dettagliato degli strumenti internazionali della sostenibilità, con la relativa rete di agenzie e istituzioni collegate.
Con il suo manuale, Francesco La Camera evidenzia con pacatezza che la scelta dello sviluppo sostenibile comporta comunque profonde modifiche agli attuali modelli di vita, di produzione e di consumo. Ed è una scelta di cui l’autore evidenzia i caratteri, a partire dagli assetti e dagli equilibri dell’organizzazione sociale, con il contestuale e ineludibile riavvio di forti politiche pubbliche in grado di intervenire su un mercato per sua natura nemico di ogni sostenibilità.
È un testo da consultazione frequente, da non tenere sulla libreria ma sul comodino o sulla scrivania, utile per chi intenda affrontare il futuro economico e sociale, necessario per il pubblico amministratore che ancora si incaponisca nella cura dell’interesse generale.
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