Il Senato si pronuncia: "Solo la contro-violenza può fermare la violenza". Una votazione vergognosa.
Tant'è vero che il Senato ieri ha votato di mandare ingenti armamenti all'Ucraina e militari italiani alla frontiera ucraina, pronti ad entrare in azione.
Ma questo è esattamente quello che è successo nel 2011.
Allora i mass media ci presentarono – di continuo – scene orribili in Libia, si direbbe allo scopo di persuadere molte persone, d'indole pacifista, ad approvare l'uso delle armi "per fermare Gheddafi" a tutti i costi.
Questo battage dei media, su scala internazionale, era così forte che persino l'ONU, creato per custodire la pace, ha autorizzato la NATO ad imporre l'interdizione aerea sopra la Libia (No Fly Zone).
Autorizzazione, però, che la NATO ha prontamente usato per bombardare l'intero paese. Cioè, la NATO non ha fatto fuori subito Gheddafi (l'ha fatto solo alla fine); invece, prima, ha distrutto tutte le infrastrutture -- università, ferrovie, edifici pubblici.. insomma, l'intero paese – lasciando la Libia, che era il paese più prospero dell'Africa, completamente in rovine. Le rovine che vediamo ancora oggi.
Le armi non risolvono i problemi, li creano.
Ma allora come riportare la pace in Ucraina senza ricorrere alle armi? Cosa avrebbe potuto votare il Senato ieri?
Semplice. Per avere la pace in Ucraina, il Senato avrebbe potuto votare un NO vincolante all'espansione della NATO più all'est, fino alle frontiere della Russia.
Siccome la NATO non può espandersi se un solo membro vota NO, sparirebbe subito la possibilità per la NATO di installare missili nucleari sulle frontiere della Russia. Proprio la minaccia che ha fatto scatenare la (insensata e criminale) risposta di Putin.
In altre parole, sparita la minaccia, ci sarebbe la pace. Grazie ad un voto del Senato italiano il 31 marzo del 2022.
Ma evidentemente il Senato non vuole la pace. La prova: rifiuta di dire quelle sei parole, ovvero "NO all'allargamento NATO all'est." Preferisce cercare di fermare la Russia con le armi, invece che garantire una zona neutrale di pace sulle sue frontiere.
“Inutile!” replicano subito i mass media; “Putin, assettato di sangue e di potere, continuerebbe ad invadere anche se una zona neutrale fosse garantita lungo le sue frontiere!”
I mass media che dicono questo mentono.
Mentono per farci accettare, come nel 2011, una visione manichea degli eventi (i Buoni contro i Cattivi, come nei fumetti dei Super Eroi). Mentono per farci accettare qualsiasi violenza – anche nucleare, la parola è ormai sdoganata – se viene usata per fermare i Cattivi. Mentono per trasformare gli avvenimenti intorno a noi in un film d’orrore senza fine, perché sanno – come seppe Goebbels – che inculcando la paura riesci a far accettare alla gente ogni tua iniziativa, anche la più brutale. In conclusione, per questi giornalisti – e le industrie delle armi che finanziano le loro testate – solo la contro-violenza può fermare la violenza. Ecco la loro più grande menzogna.
Basta guardare la storia dell’Ucraina, ad esempio, per vedere che E' POSSIBILE FERMARE PUTIN CON LA DIPLOMAZIA. Angela Merkel l'ha fatto nel 2014.
Invece, con l'eccezioni di un pugno di Senatori, in particolare del gruppo Alternativa, il Senato ha abdicato al suo ruolo di tutore della Costituzione e, in politica estera, di promotore della pacifica risoluzione delle controversie.
Non ha voluto imparare dalla storia e pertanto ci condanna, tutti quanti, a riviverla.
Sulla storia del conflitto in Ucraina vedi: https://www.peacelink.it/conflitti/a/49093.html
Articoli correlati
- Albert, bollettino pacifista settimanale dal 19 al 25 maggio 2025
Cresce la mobilitazione contro il rinnovo del Memorandum militare Italia-Israele
C'è anche la diffida di dieci giuristi. Sabato 24 maggio sono stati esposti i lenzuoli bianchi per ricordare le vittime palestinesi. Intanto le bombe israeliane uccidevano 9 dei 10 figli di una pediatra palestinese. E gli Usa annunciavano la macabra nascita della loro nuova bomba atomica: la B61-13.25 maggio 2025 - Redazione PeaceLink - Invitiamo tutti e tutte a partecipare e a organizzare la partecipazione alla manifestazione
No riarmo: manifestazione a Roma il 21 giugno
Si svolgerà in occasione della settimana di mobilitazione europea Stop Rearm Europe dal 21 al 29 giugno. In quei giorni a L’Aja il vertice della Nato deciderà i dettagli del gigantesco piano di ulteriore riarmo deciso dall’Unione Europea.16 maggio 2025 - Stop Rearm Europe - L’azionariato di gran parte dei colossi europei è in mano a gruppi finanziari statunitensi.
Europa armata: la politica della difesa e export di armi
La Commissione europea ha accolto, con l’obiettivo di aumentare la competitività globale del settore e in definitiva le esportazioni sui mercati, i rappresentanti dell'industria bellica come partner nell'elaborazione delle politiche militari e di sicurezza.16 maggio 2025 - Rossana De Simone - Incontro online dei movimenti pacifisti italiani – 13 maggio 2025
Proposte di iniziativa contro il riarmo e la guerra
Si riportano alcune informazioni che è importante condividere per programmare le prossime iniziative, dall'opposizione all'acquisto di tecnologie militari israeliane al controvertice Nato pianificato dal movimento pacifista europeo per il 21 giugno13 maggio 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network