Il titolo non è nostro, ma è appropriato
Il papa mazzola Rivera
Una notizia urlata su tutti i giornali e poi misteriosamente scomparsa. La riportiamo per non dimenticare
Nell'epoca
dell'inganno universale, dire la verità è un atto
rivoluzionario
(George Orwell)
(George Orwell)
I fatti | Le reazioni |
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Piazza
san GiovanniAndrea Rivera pronuncia queste paroleROMA. ...e non sopporto che il Vaticano abbia vietato i funerali a Piergiorgio Welby, non lo sopporto. E invece li ha permessi a Pinochet, a Franco e a un componente della banda della Magliana.Ma è giusto così: accanto a Gesù Cristo in croce non c'erano due malati di sclerosi multipla, c'erano due ladroni. [un autore si affaccia e gli fa cenno di terminare] Non c'è niente da fare, ogni volta che c'è un raduno c'è sempre la Chiesa alle spalle: è una cosa incredibile. Un saluto al Santo Padre lo vorrei fare di cuore. Lui che ha detto che nn crede nell'evoluzionismo, è ha ragione: infatti in duemila anni la Chiesa non si è mai evoluta. |
L'insulso
comizio durante il concerto del 1° maggioI vili attacchi al Papa
ROMA, 2. Anche questo è
terrorismo.
È terrorismo lanciare attacchi alla Chiesa. È
terrorismo
alimentare furori ciechi e irrazionali contro chi parla sempre in nome
dell'amore, l'amore per la vita e l'amore per l'uomo. È vile
e
terroristico lanciare sassi questa volta addirittura contro il Papa,
sentendosi coperti dalle grida di approvazione di una folla facilmente
eccitabile. Ed usando argomenti risibili, manifestando la solita
sconcertante ignoranza sui temi nei quali si pretende di intervenire
pur facendo tutt'altro mestiere. Ieri, dunque, al tradizionale concerto
del 1° maggio, in piazza San Giovanni, uno dei "conduttori" ha
tenuto un piccolo comizio nel quale ha mischiato varie cose e varie
aggressioni verbali, dando vita ad un confuso e approssimativo discorso
sull'evoluzionismo e sui temi della vita e della morte. Tutto questo di
fronte a circa 400.000 persone e ad un più numeroso pubblico
televisivo. I sindacati ed altri partecipanti alla manifestazione si
sono dissociati dalle parole del "conduttore". Eppure resta il fatto
che questo personaggio, al quale purtroppo si è costretti a
concedere ora un'immeritata notorietà, da qualcuno
è
stato scelto. E chi l'ha scelto non ha tenuto conto del momento che
stiamo vivendo. Le parole del "conduttore" forse sono solo espressione
di una sconcertante superficialità. Ma la loro
pericolosità non è altrettanto superficiale. Sono
di
queste ore gli attacchi e le minacce, pesanti, rivolte al Presidente
della Cei, l'Arcivescovo Angelo Bagnasco, cui è arrivata
l'apprezzata solidarietà del Presidente della Repubblica
Giorgio
Napolitano, che si sta battendo con coraggio anche sul tema degli
incidenti sul lavoro. Sono di queste ore anche gli slogan nei cortei
inneggianti ai terroristi, i messaggi che appaiono su internet,
provenienti da "br" in carcere, un'offensiva che cerca di trovare
terreno fertile nell'odio anticlericale. Un odio purtroppo
coscientemente alimentato da chi fa del laicismo la sua sola ragione
d'essere, per convenienza politica. Lo dimostrano le interpretazioni
capziose di discorsi fatti dallo stesso Presidente della Cei, discorsi
condotti sempre, come si diceva, in nome dell'amore, in difesa del bene
dell'uomo, ragionamenti articolati e argomentati, rivolti a chi ha
l'onestà di ascoltarli. Eppure qualcuno li ha forzati per
aprire
una "guerra" strisciante, una nuova stagione della tensione, dalla
quale trae ispirazione chi cerca motivi per tornare ad impugnare le
armi, per rivitalizzare organizzazioni che hanno perso su tutti i
fronti, primo fra tutti quello della storia. Anacronismi. Come quella
presenza sul palco a San Giovanni. Un residuato in mezzo a tanti
giovani. |
Non c'è molto da aggiungere tranne due cose.
- secondo il dizionario della lingua italiana De Mauro Paravia il terrorismo viene definito come segue: "ter|ro|rì|smo s.m. Metodo di lotta politica utilizzato da gruppi rivoluzionari o sovversivi che, considerando impossibile conseguire con mezzi legali i propri fini, tentano di destabilizzare o rovesciare l’assetto politico–sociale esistente con atti di violenza organizzata.";
- premesso questo, se criticare l'atteggiamento di una persona o di una istituzione "è terrorismo", mi chiedo come si può definire l'atto di chi dimentica una valigetta piena d'esplosivo nella sala d'aspetto di una stazione tipo Bologna in una afosa estate degli anni '80.
Allegati
Repubblica, 4 maggio 0207
567 Kb - Formato pdfUna pagina de "la Repubblica" del 4 maggio dove si fa un quadro sulle affermazioni di Andrea Rivera e delle reazioni che hanno suscitato.
Copyright © Giacomo Alessandroni
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