Si realizzerà il Socialismo ponendolo a carico dei governi e dell'ONU
Marx partiva dal concetto che l'insufficienza di fondo, causa di tutti i mali, consistesse nei rapporti tra padroni capitalisti e operai.
Bisogna estendere tale concetto al rapporto in generale fra capi e subordinati, fra vertici e basi.
È la generalizzazione del principio. Include quello di Marx e spiega anche perché il comunismo non poteva realizzarsi.
Perché seguiva il procedimento naturale (che pure implicitamente condannava) del ritenere necessari sempre capi e governi ad attuare le idee. Ossia cercava di risolvere il verticismo con il verticismo, contraddicendosi.
Proponendosi la soluzione dei rapporti fra basi e vertici, si risolvono tutti gli altri rapporti. Si valorizzano le parziali soluzioni presenti nelle entità e nelle posizioni esistenti, tutte sorte con l'intenzione di essere la soluzione di qualcosa, sempre di problemi, derivanti dal rapporto fra basi e vertici.
Già oggi è acquisito il concetto che l’ONU deve provvedere ai popoli meno sviluppati.
Tutti sostengono che bisogna aiutarli nel loro territorio.
Saranno gli Stati a dover applicare a sé stessi il socialismo.
Il principio “Da ciascuno secondo le sue capacità” va interpretato: da ciascuno Stato, blocco e centro di potere, deve essere offerto quanto occorre, secondo le rispettive capacità.
Si attuerà il socialismo (o comunismo, secondo i punti di vista) ponendolo a carico dei governi; che dovranno concorrere in misura delle loro possibilità.
Realizzare il socialismo a carico degli Stati è un’estensione della regola:
l’io-soggetto si realizza attraverso l’azione sul non io-oggetto.
Finora si credeva di potere agire direttamente su noi stessi.
Si riteneva di agire su noi come via e mezzo per agire sul mondo, a risolvere tutti i problemi.
Bisogna capovolgere tale concetto semplicistico del nostro comportamento primordiale istintivo.
Solo con l’azione macroscopica sul mondo risolveremo noi stessi.
Il vecchio modo di attuare le ideologie era a beneficio di una base fine a sé ed inutile al resto.
Ora emerge l’aspetto attivo: la valorizzazione della base, insieme destinataria e protagonista della propria liberazione.
Invece di proporsi con le ideologie di beneficare gente passiva, si realizzerà la società responsabile che benefica ognuno in quanto promotore attivo di benefici per gli altri.
Il socialismo metterà
a disposizione di ciascuno
i mezzi per intervenire
a favore di tutti
“Da ciascuno secondo le sue capacità” va dunque applicato ai governi degli Stati, in misura del loro potere e perciò della responsabilità dell’insieme.
“A ciascuno secondo le sue necessità” va applicato agli individui predisposti al mondo, affinché esercitino il loro diritto di agire a favore degli altri, come via per arrivare all’unità umana.
Perciò tutto il necessario dovrà essere fornito dagli Stati primi e da quelli che diverranno primi, decisionali e perciò responsabili del mondo.
Quelli che ancora non lo sono, se vorranno diventarlo e così possedere il potere degli altri, si disporranno a loro volta a provvedere a chi rimane ancora fuori, affinché venga cooptato.
L’unità umana si chiarirà essere il punto di riferimento e il fondamento per la validità di ogni idea, progetto e diritto.
È la regola di fatto, anche se non lo sappiamo né lo vogliamo.
È la maniera per capire quanto è avvenuto e sta avvenendo, e per conoscere il modo come si sono formate le entità e perciò come sono costituite in sé stesse.
È il principio che guiderà le ricerche scientifiche e favorirà la loro convergenza unitaria.
Mario Ragagnin
www.marioragagnin.net
"I Volontari e il Potere", composto da tre parti:
Il potere ai Volontari;
Il nuovo ordine umano partirà da Israele;
L'autogestione dal basso unificherà e libererà l'umanità.
Articoli correlati
- I maxi-manifesti a Vicenza per Gaza
"Il tuo silenzio ci sta uccidendo"
I pannelli sono stati pagati regolarmente e rimarranno affissi fino al 3 giugno. Una volta rimossi, ne farò mettere altri. Perché non voglio tacere. Se cercate di zittirmi, non ci riuscirete. Non si può zittire la verità. Non si può mettere a tacere l’umanità, né ignorare ciò che sta accadendo.28 maggio 2025 - Maria - 15 maggio, Nakba Day
Tantissime le manifestazioni per commemorare la catastrofe che non è mai finita
Domani sarà il 15 maggio, 77imo anniversario della Nakba o "catastrofe" che, nel 1948, inaugurò l’esistenza dello stato di Israele con l’espulsione di 750.000 mila palestinesi dalle loro abitazioni e la scomparsa di centinaia di villaggi e insediamenti abitati da generazioni.14 maggio 2025 - Daniela Bezzi - L'ONU lancia l'allarme: "Il momento peggiore da ottobre 2023"
Venti bambini uccisi in media ogni giorno: cresce l'orrore nella Striscia di Gaza
Secondo l'UNRWA (United Nations Relief and Works Agency for Palestine Refugees in the Near East) dal 18 marzo quasi 600 bambini sono stati uccisi e oltre 1.600 feriti nei nuovi attacchi israeliani su Gaza. Intanto in Israele cresce il rifiuto del servizio militare.21 aprile 2025 - Redazione PeaceLink - Max Hirsch: «Il rifiuto di combattere è il vero patriottismo»
La rivolta dei riservisti israeliani come atto di obiezione alla guerra
La portata è inedita: oltre 10mila adesioni in pochi giorni, tra cui ex membri delle forze speciali, paracadutisti, piloti della marina, agenti dell’intelligence, medici militari, ex capi del Mossad e dello Shin Bet. Una parte di questi ha combattuto dopo il 7 ottobre 2023.20 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
Sociale.network