Pace

Lista Pace

Archivio pubblico

Tutti a difesa del Crocifisso, ma ai crocifissi incarnati chi ci pensa?

La recente sentenza della Corte Europea ha scatenato i commenti e le prese di posizione più diverse. Ma quanti, tra i defensor fidei, con la stessa forza sono pronti a difendere i fratelli crocifissi dalla sofferenza, dalle guerre, dalla povertà, dalla violenza?
6 novembre 2009

Vignette per la Pace

 

Alcuni giorni fa la Corte Europea, su ricorso di una cittadina italiana di origine finlandese, ha affermato che i crocifissi vanno tolti dalle scuole e dagli uffici pubblici. Lungi da me entrare in un dibattito infinito, dove si confrontano e scontrano le posizioni più diverse, ma quanto sta accadendo non può che portare turbamento e sgomento.

Cosa rappresenta, oggi, quel simbolo per i cristiani, i cattolici fedeli seguaci di Santa Madre Chiesa Romana? Abbiamo sentito parlare di simbolo della cultura, rappresentazione della tradizione, riferimenti alle radici cristiane e via discorrendo.

Aprendo il Vangelo di Matteo, leggiamo che il futuro Crocifisso afferma perentoriamente:
"Non chi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fà la volontà del Padre mio che è nei cieli"

Quale volontà, quali opere, perseguono i defensor fidei di oggi?
E' opera di misericordia respingere in mare i migranti in fuga dalla crocifissione quotidiana della fame, delle guerre, della povertà che uccide e violenta milioni di donne e uomini, per colpa di uno stile di vita di un'infima minoranza dell'umanità? E' opera di carità cristiana abbandonare richiedenti asilo nella periferia di Bari?
E' opera di fede cristiana adorare il dio Po o celebrare matrimoni celtici davanti al dio Odino?

Quanti, tra coloro che si sono dichiarati pronti a fare da "scudi umani" per opporsi alle rimozioni, sono favorevoli alla pena di morte? Quanti, quotidianamente propagandano la violenza e il rifiuto degli altri, di coloro che non la pensano come loro?

Come si può parlare di accoglienza ed amore ad una settimana esatta da quanto accaduto a Firenze? Sandra e Fortunato sono persone che hanno sofferto i dolori e le violenze più indicibili. Credono, vogliono credere strenuamente, nel Dio dei Vangeli, nel Cristo della Misericordia. Sono stati rifiutati, il loro amore è stato offeso, considerato falso e perverso, in nome di una burocrazia e di una ideologia. E oggi si vuol difendere un simbolo "dell'accoglienza e dell'amore cristiano".

"I miti erediteranno la terra". E' stato mite La Russa quando, in diretta televisiva, ha augurato al conduttore, ad alcuni ospiti e ai giudici di Strasburgo di "morire ammazzati".

L'Italia di oggi è un Paese dove non esiste il reato di tortura, dove si può morire in carcere, dove gli anziani muoiono abbandonati nelle tendopoli dell'aquilano mentre i riflettori sono accesi su otto straricchi, dove vieni selvaggiamente pestato in strada per il colore della pelle o l'abbigliamento, dove migliaia di violenze avvengono quotidianamente nel chiuso delle mura domestiche. Questa è l'Italia che si erge a difesa della presenza dei crocifissi di legno sulle mura delle scuole e degli edifici pubblici. Un simbolo che, come qualcuno ha affermato, non arreca fastidio o disturbo a nessuno.

E allora, quale significato ha la sua presenza? Cosa pretendiamo di difendere se non siamo minimamente turbati di fronte alla persecuzione, alla sofferenza, al dolore dei quotidiani crocifissi nelle carceri, nei Paesi depredati dalla nostra arroganza e disumanità, nelle quotidianità delle nostre strade?

Quella croce appesa alla parete ci ricorda, come disse il vescovo degli ultimi don Tonino Bello, che tocca a noi schiodarvi i fratelli crocifissi? Ci ricorda che Gesù è stato clandestino in Egitto appena nato ed è stato condannato a morte? Di fronte alle ideologie di morte, alle violente convinzioni, è simbolo di contraddizione?

 

Non può "non recare disturbo", non può lasciare tranquilli. Se lo fa, va sradicato da ogni parete, strappato da ogni petto. Tolto definitivamente, ormai senza senso. Un simulacro vuoto, buono solo come bandiera di civiltà e come spada contro gli altri, è una bestemmia.

Quel crocifisso ha un obbligo, e fin quando non lo rispetterà tutti i discorsi saranno solo vuota retorica. E allora, "dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali...tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio...faccia sentire dei vermi ogni volta che la vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate...porti ancora guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano di una spanna, con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio della fame...Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili.
Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura, ma non scaldano." (Auguri scomodi, don Tonino Bello)

 

Articoli correlati

  • La catena dell'impunità
    Disarmo
    Guerre di Israele e nostre complicità

    La catena dell'impunità

    Inchiesta sulla storia degli armamenti israeliani e sulle complicità dell'Occidente e dell'Italia nella guerra condotta ai danni della popolazione civile in Palestina
    12 marzo 2024 - Rossana De Simone
  • "L'obiettivo principale è che l'Ucraina vinca la guerra contro la Russia"
    Europace
    Ecco i nomi degli europarlamentari che hanno votato a favore del testo

    "L'obiettivo principale è che l'Ucraina vinca la guerra contro la Russia"

    L'UE deve sostenere l'Ucraina con tutto ciò che è necessario a Kiev per vincere la sua guerra contro la Russia, affermano gli eurodeputati in una risoluzione adottata il 29 febbraio 2024
    5 marzo 2024 - Redazione PeaceLink
  • Il discorso riarmista della Presidente della Commissione Europea solleva gravi preoccupazioni
    Editoriale
    Occorre una mobilitazione pacifista permanente

    Il discorso riarmista della Presidente della Commissione Europea solleva gravi preoccupazioni

    Dopo il discorso di Macron che mette nel conto l'invio di truppe in Ucraina arriva quello della Von der Leyen che invita a prepararsi alla guerra con la Russia. Le parole hanno un potere enorme e la Commissione Europea dovrebbe fare attenzione a non incitare alla guerra con la sua retorica.
    29 febbraio 2024 - Alessandro Marescotti
  • Il sonno della ragione genera mostri: la follia di inviare truppe in Ucraina
    Editoriale
    Le preoccupanti dichiarazioni del presidente francese Macron

    Il sonno della ragione genera mostri: la follia di inviare truppe in Ucraina

    Come cittadini pacifisti, nutriamo profonda inquietudine per questa deriva verso un conflitto sempre più ampio e sanguinoso. La storia ci insegna che il "sonno della ragione genera mostri", e che la guerra non è mai la soluzione ai problemi, men che meno l'escalation che Macron ha in mente.
    28 febbraio 2024 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)