Trump sta schierando i soldati nella capitale
Non si placa la protesta negli Stati Uniti.
Di fronte all'ondata di proteste antirazziste dopo l'uccisione di George Floyd, Donald Trump invoca "l''insurrection Act", la legge del 1807 che consente di usare i militari contro disordini e insurrezioni.
Se fino a ora l'esercito non è stato usato, tuttavia già si vedono i soldati che prendono posizione nelle strade della capitale.
Militari in uniforme da combattimento che eravamo abituati a vedere nei teatri di guerra all'estero, oggi vengono dispiegati nelle strade di Washington, dove i manifestanti hanno accerchiato la Casa Bianca sfidando il coprifuoco.
In questo filmato di ITV News appaiono evidenti gli spostamenti e i posizionamenti dei militari americani, così come vuole Trump.
Le unità dell'Army National Guard (la Guardia Nazionale) sono addestrate ed equipaggiate come parti dello US Army.
Ma contro l'uso dell'esercito crescono le voci di dissenso nello stesso Pentagono, come quella del segretario della Difesa Mark Esper.
Su Repubblica si legge che "il capo del Pentagono Mark Esper è uscito allo scoperto in una conferenza stampa prendendo le distanze da Donald Trump, sia dalla sua minaccia di usare le truppe per fermare le proteste contro la morte dell'afroamericano George Floyd a Minneapolis dopo che un poliziotto gli ha premuto il ginocchio sul collo, sia dalla sua controversa foto con la Bibbia davanti alla St. John Church, di fronte alla Casa Bianca, dopo aver fatto sgomberare la folla con lacrimogeni e proiettili di gomma".
E inoltre: "Il segretario alla Difesa si è detto contrario a invocare l'Insurrection Act del 1807, la legge che consente di impiegare le truppe contro disordini e insurrezioni e che fu usata l'ultima volta nel 1992 contro le sommosse a sfondo razziale scoppiate nella città di Los Angeles. "L'opzione di usare l'esercito nel ruolo di polizia dovrebbe essere l'ultima spiaggia e solo nelle situazioni più urgenti e gravi ma ora non siamo in uno di questi momenti", ha spiegato, sconfessando così il presidente. "Il mio obiettivo è quello di tenere le forze armate fuori della politica", ha assicurato, anche se nel frattempo 1600 soldati sono stati schierati nei dintorni della capitale per intervenire in caso di necessità".
Ma in Presidente Usa, di fronte alle proteste antirazziste, cerca di difendersi come può.
Trump in un tweet scrive: "La mia amministrazione ha fatto per la comunità nera di qualsiasi altro presidente dopo Abraham Lincoln".
Articoli correlati
Parla Pino Arlacchi, già direttore dell’agenzia antidroga e anticrimine dell’ONUIl Venezuela è un narco-Stato come dice Trump?
Dietro la narrazione del “narco-Venezuela”, sostiene Arlacchi, non ci sono dati, ma gli interessi geopolitici di Trump. Il Venezuela resta infatti uno dei Paesi con le più grandi riserve di petrolio al mondo, e questo basta a spiegare molte ostilità.8 novembre 2025 - Redazione PeaceLink
Le provocazioni statunitensi cercano il casus belli per attaccare il VenezuelaTrump incendia i Caraibi
La guerra al narcotraffico rappresenta solo il pretesto per impadronirsi delle risorse dell’intera regione5 novembre 2025 - David Lifodi
Il vassallaggio dei governi europei alla corte del re Trump
L'accordo sui dazi tra Usa e Ue29 luglio 2025 - Nicola Vallinoto
Europei: guardiamo al futuro con la forza del diritto
La settimana scorsa Copernicus, il programma satellitare europeo di osservazione della Terra, ha pubblicato l'immagine del giorno con la temperatura media della superficie del Mar Mediterraneo.1 luglio 2025 - Nicola Vallinoto
Sociale.network