La rabbia sociale scatenatasi in seguito all’omicidio di Floyd non porterà a cambiamenti sostanziali sulla considerazione delle vite delle persone di colore in America
La rabbia sociale scatenatasi in seguito all’omicidio di Floyd non porterà a cambiamenti sostanziali sulla considerazione delle vite delle persone di colore in America
La repressione dei moti di piazza con l'esercito, richiesta dal Presidente degli Stati Uniti, non avrebbe avuto l'appoggio del capo di Stato maggiore delle Forze armate americane, Mark Milley, e del segretario alla Difesa, Mark Esper.
7 giugno 2020 - Redazione PeaceLink
E' accaduto a Buffalo, negli Stati Uniti, durante le proteste per la morte di Gerge Floyd
Spintonato da alcuni poliziotti, un anziano di 75 anni cade all'indietro sbattendo la nuca. Riverso per terra, sanguinante e privo di sensi non viene soccorso dai poliziotti che lo hanno fatto cadere per terra. Emerge l'indifferenza alla vita
6 giugno 2020 - Redazione PeaceLink
Manifestazioni di protesta e disobbedienza civile contro il presidente Trump dopo l'assassinio
Il razzismo è la negazione dell’altro da sé e la conseguente volontà di distruzione. Il colore della pelle, il genere, l’opinione politica, l’appartenenza a una determinata religione e la pratica di una specifica fede sono tutte cause di discriminazione che possono sfociare nell'intolleranza
Violato sistematicamente il coprifuoco imposto dall Presidente americano. Prevale la mobilitazione pacifica. Per agosto si prepara un grande marcia per i diritti civili, 57 anni dopo Martin Luther King
In questo filmato di ITV News ("US Troops on streets of capital") si vedono i militari americani che prendono posizione nelle strade di Washington, mentre cresce la protesta più importante, quella pacifica contro il razzismo e contro l'autoritarismo di Trump
L'impunità dei poliziotti violenti, la risposta feroce alle proteste per la morte delle loro vittime, non sono che gli indicatori di una politica fascista che per consolidarsi ha bisogno di alimentare l'odio e perpetrare la sua eredità razzista
Trump disse: "Sarebbe bellissimo vedere i proprietari delle squadre dire: portate quel figlio di puttana fuori dal campo, fuori, è licenziato". In questi giorni quel gesto è stato replicato da alcuni poliziotti e da vari giocatori di calcio
3 giugno 2020 - Redazione PeaceLink
Riportiamo un video che documenta episodi inusuali di dialogo fra manifestanti e forze dell'ordine
Siamo di fronte a casi in cui lo scontro si trasforma nel suo opposto e assume le caratteristiche tipiche della nonviolenza. Sono gesti nati nel mondo dello sport e che negli anni hanno assunto un potente valore simbolico antirazzista.
Giorgia Meloni, durante la comunicazione alla Camera sul Consiglio europeo, ha attaccato il Manifesto di Ventotene confermando la sua avversione ai valori antifascisti e la visione nazionalista del governo che presiede.
Sulla sua pagina Facebook la Fondazione esprime forte disappunto per il clima di ostilità subito nella piazza "pro-Europa" convocata da Michele Serra. Ma la scelta di partecipare all'evento ha ricevuto molteplici critiche.
Oggi, mentre gli Stati Uniti cercano canali di comunicazione con Mosca, c'è chi in Europa reagisce con isteria mentre occorre solo gioire perché si sta allontanando lo spettro della guerra nucleare, pericolosamente sfiorata nel 2022.
"Interdizione" non è sinonimo di "interposizione". Non siamo di fronte a un'operazione di pace, ma a un intervento che, per la Russia, equivale a una dichiarazione di guerra. L'invio di truppe occidentali in Ucraina sarà considerato un atto ostile, con conseguenze militari imprevedibili.
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