Pace

Lista Pace

Archivio pubblico

Gia' allora si stava preparando un dossier completo per il governi degli Stati Uniti della Gran Bretagna

Il 16 maggio 2003 PeaceLink aveva diffuso in anteprima le notizia delle torture Usa-Gb in Irak

La corrispondente Rosarita Catani, nell'incredulità generale di tanti giornalisti, scriveva dalla Giordania articoli "fuori dal coro" con informazioni di prima mano. Riferiva di prigionieri di guerra torturati a Nasiriyah: "Ai prigionieri era fatto l'elettroshock. Erano presi nel bel mezzo della notte e molti ritornavano con i denti rotti". Tutte testimonianze che sono confluite nel dossier di Amnesty International.
13 maggio 2004

Ma già il 22 aprile 2003 riferiva di una manifestazione a Bagdad contro la carcerazione d’Al Fartuzi.
Scriveva Rosarita Catani:

"A seguito della manifestazione lo sceicco sciita è stato liberato oggi. Al Fartuzi ha dichiarato che durante la carcerazione è stato sottoposto a torture da parte degli americani.
Gli americani, inoltre, tengono in detenzione esponenti politici, esponenti
religiosi e scienziati.
I dimostranti hanno annunciato che se i soldati americani non rilasciano
immediatamente le persone detenute illegalmente avrebbero compiuto delle
azioni che le forze di coalizione neanche possono immaginare".

Si può leggere tutto ciò su http://lists.peacelink.it/news/msg05086.html

Per l'altro articolo del 16 maggio 2003 cliccare qui sotto.

Articoli correlati

  • Le operazioni segrete del Regno Unito in Ucraina
    Conflitti
    Confermata la presenza sul campo di forze speciali britanniche

    Le operazioni segrete del Regno Unito in Ucraina

    L'inchiesta giornalistica del The Times suggerisce che il sostegno del Regno Unito all'Ucraina sarebbe stato significativamente più pervasivo di quanto ammesso pubblicamente. Anche altre fonti confermano il coinvolgimento britannico nella pianificazione di attacchi alla Russia.
    14 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
  • Laboratorio di dialogo per un’Europa solidale
    PeaceLink
    A Roma un incontro a cui abbiamo partecipato su invito di "Un ponte per"

    Laboratorio di dialogo per un’Europa solidale

    PeaceLink sta sviluppando strumenti digitali che possano contribuire a rafforzarne l’unità e l’efficacia comunicativa del movimento pacifista. Abbiamo creato ad esempio un database geolocalizzato e aperto che ogni associazione può arricchire.
    Alessandro Marescotti
  • "PeaceLink è una fonte filorussa?"
    CyberCultura
    Piccola inchiesta sulle piattaforme di Intelligenza Artificiale

    "PeaceLink è una fonte filorussa?"

    Dalle risposte emerge che tutti i modelli consultati (Grok, ChatGPT, Claude, Perplexity, Gemini, Le Chat, DeepSeek e Copilot) concordano sostanzialmente che PeaceLink non è una fonte filorussa, ma piuttosto un'organizzazione pacifista indipendente.
    2 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
  • Peace Cloud: un'alternativa digitale per la pace
    PeaceLink
    Una scelta etica implementata sul server di PeaceLink

    Peace Cloud: un'alternativa digitale per la pace

    Peace Cloud è un'infrastruttura digitale sicura progettata per garantire la privacy e il controllo dei propri dati. Gli utenti di PeaceLink possono archiviare e condividere documenti senza il rischio di accessi indesiderati da parte di enti governativi o aziende private.
    1 aprile 2025 - Alessandro Marescotti
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.33 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)