Il 16 maggio 2003 PeaceLink aveva diffuso in anteprima le notizia delle torture Usa-Gb in Irak
Ma già il 22 aprile 2003 riferiva di una manifestazione a Bagdad contro la carcerazione d’Al Fartuzi.
Scriveva Rosarita Catani:
"A seguito della manifestazione lo sceicco sciita è stato liberato oggi. Al Fartuzi ha dichiarato che durante la carcerazione è stato sottoposto a torture da parte degli americani.
Gli americani, inoltre, tengono in detenzione esponenti politici, esponenti
religiosi e scienziati.
I dimostranti hanno annunciato che se i soldati americani non rilasciano
immediatamente le persone detenute illegalmente avrebbero compiuto delle
azioni che le forze di coalizione neanche possono immaginare".
Si può leggere tutto ciò su http://lists.peacelink.it/news/msg05086.html
Per l'altro articolo del 16 maggio 2003 cliccare qui sotto.
Articoli correlati
Verso pena di morte e limitazioni della libertà di stampaDa Israele notizie di torture a prigionieri palestinesi e leggi liberticide
Video e referti confermano le torture su un prigioniero a Sde Teiman. Ma si ripete l'inaccettabile copione che incita a colpire chi denuncia gravi reati, invece dei responsabili, e chi smaschera comportamenti di connivenza o favoreggiamento10 novembre 2025 - Lidia Giannotti
Si è arenato di nuovo il processo contro l’ex capo di stato di stato maggiore dell’esercitoGuatemala: l’impunità senza fine di Benedicto Lucas García
E' accusato di genocidio contro gli indigeni maya nel periodo 1978-19822 settembre 2025 - David Lifodi
Cittadinanza attiva significa diventare noi stessi motore del cambiamentoLe onde di Taranto: la rivoluzione silenziosa di PeaceLink
Il vento di Peacelink è nato nel 1991 da un gruppo di visionari con l’idea che la conoscenza dovesse essere libera e che l’informazione potesse diventare arma di riscatto. Erano anni difficili: pochi mezzi, qualche computer, e tanta ostinazione.21 agosto 2025 - Giovanni Pugliese
Oggi si sono svolti i funerali in provincia di BresciaRicordando Gianni Gatti, amico della pace e della nonviolenza
Nel 1973 compì un gesto coraggioso e pionieristico: si rifiutò di destinare la propria quota fiscale alle spese militari, devolvendo quella somma a un’associazione pacifista. In seguito si è preso cura della Casa della Pace di Tavarnuzze, sui colli fiorentini, ed è lì che lo abbiamo conosciuto.29 aprile 2025 - Redazione PeaceLink
Sociale.network