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Brindisi laboratorio di un’idea di sviluppo eco-sostenibile, ora tocca a Taranto

Vendola: «Una rivoluzione ambientale in Puglia»

Così il presidente della Regione, Nichi Vendola, ha presentato l’Accordo di programma quadro per la messa in sicurezza e la bonifica dell'area di Brindisi. «E ora tocca a Taranto, l’altra città in cui le condizioni urbane sono state crocifisse da procedimenti industriali altamente inquinanti»
14 dicembre 2007
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno

Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia BARI - «La Puglia ha compiuto in due anni e mezzo una rivoluzione. Era una regione cenerentola, senza strumenti di difesa del territorio e degli ecosistemi, una regione a disposizione di ogni tipo di stupro ed avventura, come una sorta di colonia. Oggi siamo di fronte ad una svolta storica: Brindisi non sarà più una delle città più sofferenti d’Italia». Così il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha presentato l’Accordo di programma quadro per la messa in sicurezza e la bonifica delle aree riguardanti il sito di interesse nazionale di Brindisi, che sarà formato martedì prossimo nel ministero dell’ambiente a Roma.

«Con la bonifica integrale Brindisi diventa il punto di sperimentazione dell’idea alta di sviluppo ecosostenibile. E dopo sarà la volta del risanamento di Taranto: l’altra città in cui le condizioni urbane sono state crocifisse da procedimenti industriali altamente inquinanti».

L'accordo prevede uno stanziamento di 135 milioni di euro (tra fondi europei, nazionali e regionali) e sarà firmato a Roma il prossimo 18 dicembre. Alla presentazione oggi hanno partecipato l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Sandro Frisullo, vicepresidente della Regione, l’assessore all’ecologia, Michele Losappio, il sindaco di Brindisi, Domenico Mennitti, il presidente della Provincia di Brindisi, Michele Errico, e il presidente dell’Autorità portuale di Brindisi, Giuseppe Giurgola.

«Brindisi non sarà più icona del martirio che una certa industrializzazione ad alto tasso inquinamento ha imposto ad una città. Oggi – ha spiegato Vendola – guadagniamo con il governo una prospettiva nuova: una bonifica integrale di quasi 120 chilometri quadrati di aree inquinate da una lunga storia industriale. Contemporaneamente, il finanziamento di 150 milioni di euro per la bonifica e la messa in sicurezza ci consente di aprire la strada a nuovi investimenti industriali, che possono subito avere un impatto in termini di nuova occupazione e qualificazione del sistema produttivo brindisino».

«Questo accordo – ha aggiunto il presidente della giunta regionale pugliese – è storico anche perché ci consente (dal gennaio del 2008, ndr) di poterlo replicare su Taranto, dove abbiamo in forme differenti problematiche analoghe e dove è necessario prospettare una bonifica integrale. Per Brindisi abbiamo posto al Governo il problema di bonificare quelle aree inquinate proprio dalle aziende di Stato, e tutti si sono fatti carico delle proprie responsabilità permettendoci di arrivare alla bonifica integrale».

«Brindisi – ha concluso Vendola – diventa oggi il laboratorio di un’idea di sviluppo eco-sostenibile e diventa un modello di recupero che presto riguarderà anche Taranto».

Vendola su APQ bonifica di Brindisi:
`Da oggi cambia la storia della città`

Il Presidente della Regione Puglia ha espresso la propria soddisfazione per l’approvazione dell’APQ per la messa in sicurezza e la bonifica delle aree comprese nel cosiddetto Sito di Interesse Nazionale “Brindisi” presentato oggi e prossimo ad essere sottoscritto. Di seguito, il commento:

“Oggi cambia la storia di una città che è stata emblematica in Italia per i danni che il suo territorio ha ricevuto da una scriteriata esposizione all’inquinamento ambientale. Brindisi diventa oggi il laboratorio di un’idea alta di sviluppo eco-sostenibile e apre la strada alla clonazione di un modello di recupero ambientale che presto riguarderà anche Taranto”.

Con queste parole il Presidente della Regione Puglia ha espresso la propria soddisfazione per l’approvazione dell’Accordo di Programma Quadro per la messa in sicurezza e la bonifica delle aree comprese nel cosiddetto Sito di Interesse Nazionale “Brindisi”, la cui firma verrà apposta il prossimo Martedi’ 18 Dicembre presso il Ministero dell’Ambiente a Roma. “Per anni la Puglia ha subito crimini ambientali e forme di colonialismo economico in un quadro di sciatteria che l’hanno trasformata in un territorio a perdere.

Con l’insediamento del nostro Governo abbiamo cominciato ad uscire fuori dalle menzogne di gestione sregolata del territorio” ha ricordato Vendola, citando tutti i provvedimenti fin qui adottati dalla sua Giunta: dal Piano di Assetto Idrogeologico, redatto dopo 16 anni di attesa, al nuovo Piano Paesaggistico e a quello delle Acque, dalla bonifica del sito industriale di Manfredonia all’istituzione di 12 Parchi Regionali, dalla bonifica della Fibronit alle misure per il contenimento della diossina a Taranto, attraverso la contestazione delle norme nazionali, molto più permissive di quelle europee.

“Abbiamo posto al Governo centrale il problema di bonificare quelle aree inquinate proprio dalle aziende di Stato, una bonifica integrale che è un dato storico, perche’ per la prima volta si sta cercando di ricostruire un modello di sviluppo in un ambiente migliore e risanato” ha concluso Vendola, preannunciando per il prossimo Gennaio 2008 l’avvio di una identica procedura per la città di Taranto.

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